Hanno “bonificato” via Terracini, a Vittoria. Ma un solo intervento non basta

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E’ stata ripulita ieri pomeriggio, dagli operatori ecologici della Sap, l’area infestata da aghi e siringhe di cui vi avevamo parlato la scorsa settimana, dando voce all’esasperazione dei residenti di via Umberto Terracini, a Vittoria.
La forte denuncia, passata attraverso il nostro giornale, è arrivata a chi di dovere e la polizia municipale, ieri mattina, ha provveduto ad effettuare un sopralluogo per verificare l’effettivo stato dell’area. Sul posto anche un responsabile della SAP che, resosi personalmente conto della gravità della situazione, nel pomeriggio ha dato il via alla rimozione delle centinaia di aghi e siringhe abbandonati dagli eroinomani.
I vigili urbani hanno constatato il degrado della zona e il livello di pericolosità per chi vi abita. Le famiglie che hanno qui la loro casa di proprietà hanno bambini piccoli e devono stare molto attenti non solo a non farli scendere in strada a giocare, ma anche a quello che potrebbero vedere affacciandosi. La situazione, infatti, diventa insostenibile soprattutto dopo il tramonto, data la scarsa illuminazione del tratto in questione, ma anche di giorno non è impossibile imbattersi in persone che vengono qui ad espletare i loro bisogni fisiologici e “carnali”.
Non solo. Anche se non ci fosse nessuno e l’area fosse bonificata, la strada sarebbe comunque molto pericolosa per i più piccoli, a causa della mancanza di una rete di recinzione a delimitare il dirupo che termina sui binari.
Sono anni che i residenti chiedono aiuto, ed è chiaro che la soluzione definitiva alla vicenda può arrivare solo da un doppio intervento: da un lato il Comune, che dovrebbe ora mantenere tutto pulito, potenziare l’illuminazione, eliminare le sterpaglie e avviare l’iter per l’abbattimento dei muri alla fine della strada; dall’altro le forze dell’ordine che, in sinergia, dovrebbero intensificare i controlli fino a renderli costanti.
Noi, per sicurezza, al termine dei lavori di ieri pomeriggio un veloce giro di perlustrazione lo abbiamo fatto, scoprendo che almeno una siringa e un ago sono rimasti dov’erano. E’ vero, però, che erano talmente tanti che lasciarsene scappare qualcuno poteva anche essere possibile. Proprio per questo ciò che servirebbe adesso sarebbe una massiccia operazione di bonifica vera e propria.