57 articoli: il nuovo codice per i diritti degli animali al Comune di Ragusa

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Un regolamento comunale a tutela dei diritti degli animali. È stato presentato dal consigliere d’opposizione Sonia Migliore. “Iniziamo col dire”, spiega il consigliere “che questa carta, che recepisce tutta la normativa in materia, sia essa regionale, che nazionale ed europea, qualora venisse adottata dal consiglio comunale, non andrebbe a tutelare solo i cani e i gatti (tra l’altro questi ultimi assolutamente ignorati dal nostro Comune), ma tutti gli animali viventi sul territorio ragusano, quindi anche animali da cortile, volatili, rettili e pesci“.

Un vero e proprio codice, capace di tracciare e determinare qualsiasi aspetto del rapporto tra uomo ed animale, tra l’Istituzione e l’animale, ma anche tra le Istituzioni e i cittadini in rapporto agli animali, mettendo l’accento sul rispetto tassativo delle prescrizioni. Il principio a cui è ispirato l’intero regolamento con i suoi 57 articoli è quello che fa dell’animale un essere senziente e perciò titolare di diritti inviolabili.

Tra i punti, è previsto il divieto di “Offrire animali in premio, vincita, oppure omaggio” o il “Divieto o la regolamentazione di spettacoli e intrattenimenti con l’utilizzo di animali”. Si prevede anche un impegno per l’amministrazione comunale per organizzare percorsi educativi, informativi e formativi per l’intera popolazione.

“Una menzione a parte” aggiunge la Migliore “va fatta per l’articolo 16 del regolamento, che sancisce l’importanza della Pet terapy e quindi il ruolo che il Comune deve avere nella promozione di una tale attività, i cui benefici nella cura, nella riabilitazione e nell’assistenza delle persone anziane o affette da disabilità mentali, sono oramai assodati”.
“Sono lieta e soddisfatta” aggiunge la Migliore: “per l’apprezzamento ed il sostegno espresso dalla senatrice Carla Rocchi, presidente nazionale dell’Enpa, nei confronti del Regolamento che ho presentato”.

Intanto all’albo pretorio on line del Comune è stata pubblicata una determina dirigenziale che rivede alcuni parametri per l’affidamento del servizio di gestione del canile comunale. Una rivisitazione indispensabile per rendere “appetibile” il bando, dal momento che le precedenti previsioni di obblighi a carico del privato che deve gestire la struttura pare abbiano scoraggiato i possibili concorrenti.

[ Fonte: Giornale di Sicilia ]