Battiato il pittore a Modica, per la sua mostra: “A scuola in disegno avevo 1”

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A scuola il suo voto medio in disegno era 1, ha raggiunto il 3 + solo quando ha barattato con un compagno disegnatore degli accordi per la chitarra.
“Ci ho messo anni per capire cosa in me non andava, doveva esserci qualcosa che mi impediva di disegnare perché è contro natura non saperlo fare. Come dire di essere stonati nel canto”, ha raccontato oggi pomeriggio Franco Battiato, a Modica per inaugurare Quisque faber fortunae suae, alla Galleria Lo Magno.

“Una formula che ci piace interpretare non come ‘Ognuno è artefice del proprio destino’ ma ‘Ognuno è artefice della propria evoluzione’“, ha spiegato la curatrice Fiorella Nozzetti, sintetizzando così l’istinto che dà origine a queste opere, sostenuto dalla ricerca metafisica, tutta intrisa di cultura mediorientale, che muove l’intera opera dell’eclettico Battiato.

“Perseguo un ideale, anacronistico e ridicolo: il miglioramento”, ha scritto lui stesso, Franco Battiato, nella presentazione di questa mostra, oggi, a Modica, alla sua prima nazionale dopo il debutto a Instanbul.

“I nuclei concettuali della mia riflessione sull’arte”, spiega lo stesso Maestro, confermando il suo istintivo interesse per il mondo orientale, elemento che ritorna in tutto il suo universo creativo vede l’intreccio di elementi musicali, poetici e visivi: “sono il tempo, la memoria, la storia, la bellezza, la ricerca di una figurazione che esplori l’invisibile e lo lasci affiorare sulla superficie della tela con immagini suggerite da una necessità tutta interiore. Mi piace rileggere l’arte bizantina e medievale, senza volontà di ri-attualizzarla e senza alcuna ortodossia formale, ma traendo liberamente riferimenti e motivi, come la ieraticità delle figure (in realtà solo apparente) e l’uso del fondale condotto con l’oro”.

La mostra, voluta a Modica dal gallerista Giuseppe Lo Magno, è stata curata, oltre che da Fiorella Nozzetti, da Elisa Gradi, storica dell’arte, e Luigi Turinese, psicoanalista junghiano e saggista.

Potrà essere visitata tutti i giorni, escluso la domenica, dalle ore 9.00 alle 13.00 e dalle ore 16.00 alle 20.00.