Sulla ripartizione dei fondi sarà il Consiglio ad avere l’ultima parola

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“Abbiamo appreso dagli organi di informazione che la Giunta ha presentato la delibera per il riparto dei fondi della legge su Ibla. Passaggio importante, ma come sempre deciso a tavolino, senza consultare il consiglio comunale che, ricordiamo, ha l’ultima parola nel merito”. E’ la valutazione compiuta dal consigliere di Idee per Ragusa, Giorgio Mirabella.

“Nel segno della condivisione progettuale, strategica e amministrativa, a cui spesso, e all’uopo aggiungo, fanno riferimento il sindaco e la Giunta, come è ben evidente non seguono atti consequenziali. Forse prima che l’atto fosse presentato alla stampa, sarebbe stato opportuno un passaggio preliminare quantomeno nell’apposita commissione o in Conferenza dei capigruppo, piuttosto che, come sempre, metterci dinnanzi il fatto compiuto. Questo modo di fare alimenterà, mio malgrado, un lungo confronto in aula, dilatando necessariamente i tempi. Prima che ciascun consigliere sia nelle condizioni di esprimere un giudizio e un voto sull’atto in questione, dovrà dir la propria ed eventualmente riservarsi il diritto di presentare emendamenti. Ma non sarebbe stato più consono, mi chiedo, compiere un passaggio preliminare? Ancora una volta constato non solo la mancanza di democrazia in atti che coinvolgono il Consiglio e tutta la cittadinanza, ma soprattutto, scendendo nel merito, una mancanza di programmazione oculata e che tenga conto delle esigenze urbanistiche e di spazi condivisi per la città. Nessuna traccia, sempre tenendo presenti le note di stampa, ad un teatro cittadino. Si sa che la Giunta non ha interesse per il teatro della Concordia, anche se le recenti dichiarazioni del presidente del Consiglio avevano fatto pensare o sperare ad altro, tuttavia non c’è alcun cenno ad un progetto alternativo che possa essere realizzato con i fondi della legge su Ibla che, come ben noto per l’annualità 2014, sono di quattro milioni di euro, e non cinque milioni come nel recente passato. Eppure, nonostante la forte battaglia che in città si è avuta e nonostante le esortazioni che sono state lanciate dalle sedute del consiglio comunale, il sindaco e la sua giunta sono stati sordi. Il risultato è che ancora una volta Ragusa, in termini di programmazione, non avrà un teatro e non c’è alcun cenno per una progettazione in tal senso. Questo mortifica i comitati che partono dal basso, le iniziative popolari, l’azione e l’attività di associazioni e compagnie che si devono arrabattare per poter avere un palco su cui esibirsi. E non è possibile pensare che l’alternativa ad un teatro, possa essere una struttura sportiva o un palazzetto dello sport. Inoltre nel corpo del deliberato manca un progetto forte e corposo che possa segnare una risposta importante per questa città che ha profuso tante speranze in questo finanziamento. Interventi a macchia di leopardo, che non hanno alcun filo conduttore, e appaiono slegati tra loro. Su questo il Consiglio è chiamato ad esprimersi, dovremo votare scelte poco strutturate e per nulla proiettate verso il futuro”.