I costi dell’ente che non c’è: quanto ha speso (e per cosa) l’ex Provincia di Ragusa?

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A viale del Fante, da ormai 30 mesi, non si vedono che commissari regionali: la Provincia Regionale di Ragusa, che c’è ma non dovrebbe esserci, è rimasta – come le altre 8 dell’Isola – impantanata nei tentativi di riforma voluti da Rosario Crocetta.

Solo poco più di un mese fa l’insediamento dell’ex assessore regionale Dario Cartabellotta, e dovrebbe essere proprio lui (a meno di ulteriori rinvii o di un’ennesima nomina) a traghettare i 13 comuni (agli storici 12 si è aggiunta anche Licodia Eubea) verso l’istituzione e la formalizzazione del Libero Consorzio di Ragusa.

E – anche se formalmente la Provincia Regionale non esiste piùquell’ente “fantasma” che la sostituisce, e che dovrebbe diventare il Libero Consorzio, è vivo, lotta insieme a noi, e spende pure.
Almeno così si evince facendo un giro sul  sito del progetto #soldipubblici, voluto dal Governo Renzi, per mettere in trasparenza le uscite degli Enti Pubblici, quindi anche dell’ex Provincia.
Nell’intero anno 2014, dalle casse di viale del Fante, sono usciti 38.118.206 euro. Una cifra che, rispetto al 2013, è stata decurata del 20% circa: nei 12 mesi precedenti le uscite toccarono oi 47.360.609 euro.

La voce di spesa principale – quasi inevitabile quando ci si trova davanti ad un ente locale – riguarda il personale: 8.218.569 euro di stipendi, 76.832 euro di straordinari, 1.403.615 quali competenze ed indennità accessorie per gli assunti a tempo indeterminato, 2.832.244 euro di contributi, 1.167.088 euro di ritenute previdenziali e assistenziali. Al personale, inoltre, sono dovuti 175.042 euro di buoni pasto (il 50% in più rispetto alla media nazionale).

Poi – sempre ingenti nel bilancio – sono i trasferimenti ad altri enti pubblici e i rimborsi dei mutui: 1.941.394 euro verso altre istituzioni, 3.761.644 euro sono le rate da rimborsare alla Cassa Depositi e Prestiti e ad altri enti del settore pubblico.

Ma anche a viale del Fante, così come in ognuna delle nostre case, giungono le classiche bollette (ma si riferiscono a tutti gli stabili che fanno riferimento all’istituzione): l’ex Provincia Regionale, nel 2014, ha pagato 201.226 euro alla società telefonica, 1.366.341 per l’energia elettrica, 963 euro per l’acqua, 295.224 per il riscaldamento.
Nell’ultimo anno sono stati spesi 12.544 euro per la cancelleria, 81.620 euro per carburanti vari, 2.619 euro per giornali e pubblicazioni, 4.985 euro per vestiario, 5.691 euro per altri materiali di consumo.

E i computer? Solo nel 2014 le uscite per assistenza informatica sono state di 44.573 euro, 57.000 per la realizzazione di software (e – rispetto al 2013 – sono stati risparmiati 140.000 euro!). Praticamente il doppio rispetto alla media delle altre province italiane, e l’anno precedente era stato il 500% in più.
Il peso per le spese del settore sociale è notevole nell’insieme dell’intero bilancio: nel 2014 si sono spesi 1.518.720 euro per coprire le rette dovute per il ricovero di anziani, minori e portatori di handicap presso le apposite strutture.

L’ex Provincia Regionale di Ragusa, sommando il tutto, durante lo scorso anno ha speso 119,77 euro pro capite per ognuno dei suoi abitanti. Una buona notizia? Siamo sotto la media nazionale che si aggira sui 140 euro.