Il dolore della comunità, le indagini degli inquirenti: la lunga giornata di Pedalino

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Nel centro di accoglienza di Pedalino, nella quale domenica 11 si sono registrati due decessi, sono arrivati gli agenti della polizia scientifica.

Non c’è ancora alcuna risposta certa sulle cause del decesso di Riccardo Sortino, ragusano di 47 anni, e di Giovanna Savasta, vittoriese 52enne, ma gli agenti del Commissariato di Comiso e della Squadra Mobile di Ragusa da ieri sera stanno lavorando senza sosta per capire cosa sia accaduto e hanno sottoposto a sequestro la mensa dell’istituto, attivo a Pedalino dal 2007, e il frigorifero.
Sequestrati, nello specifico: insalata, mozzarelle e mortadella acquistati, come ogni settimana, in un noto discount di Vittoria, e che sono i cibi di cui ieri gli ospiti del centro si sono nutriti. Posti sotto sequestro anche alcuni farmaci.

Sono molti gli elementi strani in questa vicenda. Tanto per cominciare, pare che tutti gli ospiti della struttura abbiano mangiato le stesse cose, ma i malori si sarebbero verificati solo tra quelli del primo piano. Sortino, addirittura, sarebbe morto sul colpo qualche minuto dopo, cosa che aveva fatto ipotizzare, in un primo momento, il decesso per cause naturali e, nello specifico, per infarto.

Quando, però, intorno alle 17.00, al Regina Margherita di Comiso, è morta anche la signora di 52 anni, è scattato l’allarme. La donna aveva iniziato a stare male qualche ora prima ed era stata soccorsa da operatori del 118 anche perché, in preda al malessere, era caduta procurandosi una lesione ad un piede. Poi le sue condizioni si erano aggravate e si era reso necessario il trasferimento in ospedale.

Qualche risposta in più sulle cause dei decessi potrebbe arrivare dagli esami autoptici. Restano, nel frattempo, ricoverati al Guzzardi di Vittoria, altri ospiti del centro, una donna e quattro uomini di età compresa tra i 41 e i 68 anni. Per quattro di loro, ricoverati in medicina, la prognosi parla, genericamente, di enterite. In un caso, trasferito in chirurgia, di policisti. Nessuno, per fortuna, è in pericolo di vita e anche il degente le cui condizioni ieri sera sembravano preoccupare di più in nottata è migliorato.

Oltre alle forze dell’ordine questa mattina all’interno dell’istituto sono tornati i medici dell’ASP tra cui il dr. Natale Maione, responsabile del “Servizio igiene degli alimenti sorveglianza e prevenzione nutrizionale” negli ospedali di Comiso e Vittoria. Al termine del sopralluogo avrebbero portato via campioni di cibo da sottoporre ad analisi epidemiologica.

La Procura, come detto, ha avviato un’indagine e sta seguendo molto da vicino l’evolversi della vicenda.
Nessuno, al momento, risulterebbe iscritto nel registro degli indagati mentre i reati ipotizzati sarebbero quelli di omicidio colposo e lesioni gravi.
Le salme delle vittime sono a disposizione dell’Autorità Giudiziaria.

La piccola comunità di Pedalino è, naturalmente, molto scossa dalla vicenda. Tutti conoscevano le due vittime, che erano libere di uscire quando volevano e di andare dove volevano, ed oggi esprimono solidarietà non solo alle famiglie colpite dal lutto ma anche agli operatori della cooperativa, noti per la loro serietà e professionalità.

Qui il comunicato che gli avvocati Salvatore Di Falco e Italo Alia hanno inviato su incarico della Beautiful Days:

In riferimento alla vicenda accaduta nella struttura di Pedalino esprimiamo profondo rammarico per il decesso di due nostri ospiti e verso i loro familiari manifestiamo sincero cordoglio, così come siamo vicini a quegli altri ospiti che sono dovuti ricorrere alle cure sanitarie. Questa oggi è la nostra unica preoccupazione, mentre ci affidiamo interamente all’operato della magistratura, attendendo che si faccia piena luce su quanto accaduto.
Teniamo solo a precisare che siamo stati i primi ad invitare i sanitari dell’ospedale di Vittoria a segnalare quanto stava avvenendo alle autorità di polizia.
Non intendiamo quindi rilasciare alcuna ulteriore dichiarazione fino a quando gli organi inquirenti non si esprimeranno ufficialmente.