Gli agricoltori ragusani scenderanno in Piazza Libertà. E non solo contro l’Imu

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foto di repertorio

Le associazioni agricole ragusane di Agrinsieme, il coordinamento tra Confagricoltura e le tre centrali cooperative (Legacoop, Confcooperative ed Agci), ma anche Copagri, Unsic e Federvivai chiamano a raccolta gli agricoltori il prossimo 18 febbraio, con una iniziativa di protesta che si terrà in piazza Libertà, a Ragusa, a partire dalle 09.30.

Così si legge nel comunicato unitario inviato alla stampa:

Vogliamo difendere i veri interessi degli agricoltori ragusani. E per questo motivo abbiamo deciso di indire una grande manifestazione provinciale. L’obiettivo è l’estremo tentativo di porre un argine agli ultimi provvedimenti del Governo in materia di Imu sui terreni agricoli.
Una vera e propria iattura che si è abbattuta sulle campagne, ulteriormente impoverite da questo salasso per non parlare dell’aumento delle diseguaglianze e dei colpevoli ritardi nell’approvazione del Psr 2014-2020.

Ma chiederemo di intervenire – dicono i rappresentanti delle associazioni – anche alla deputazione nazionale e regionale dell’area iblea, ai rappresentanti delle Amministrazioni comunali, ai pensionati agricoli e ai cittadini interessati dai provvedimenti iniqui del Governo in materia di tassazione dei terreni agricoli. Il Governo nazionale è stato, finora, sordo ad ogni nostra sollecitazione. Per questo, invieremo un forte e deciso segnale di contrarietà rispetto alle decisioni che penalizzano in maniera grave il mondo rurale ragusano.
Chiederemo anche interventi incisivi con riferimento alla riduzione del cuneo fiscale, per non parlare della necessità di efficaci misure per i mercati in crisi dei settori lattiero-caseario e ortofrutticolo. Solleciteremo anche incentivi tesi a mitigare il rischio di dissesto idrogeologico del territorio. Insomma, una grande manifestazione provinciale in cui faremo sentire la voce di dissenso del comparto agricolo dell’area iblea.

Mettiamo al primo posto – aggiungono – gli interessi degli operatori del settore. Non è possibile continuare ad essere vessati in questo modo. Solo facendo sentire in maniera forte la nostra voce possiamo sperare che qualcosa cambi. Ecco perché invitiamo tutti a essere presenti e a dare manforte alla manifestazione provinciale del 18 febbraio a Ragusa.