Ecco il “Piano spiagge” di Ragusa. Meno concessioni, più attenzione alla sostenibilità

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Tutela ambientale e fruizione più ampia, ma sostenibile. Questi i concetti base del Piano di Utilizzo del Demanio Marittimo del Comune di Ragusa, presentato mercoledì mattina a Palazzo dell’Aquila dall’assessore ai Lavori pubblici Salvatore Corallo e dal dirigente del settore Pianificazione Urbanistica, Marcello Di Martino.

Il documento subentra al Piano di Utilizzo varato nel 2009, stravolgendolo nelle linee di indirizzo generali ed integrandolo con le osservazioni che erano giunte negli anni, da Legambiente, per esempio, come dagli altri enti coinvolti. Inoltre sono state calate le Linee guida regionali emanate dalla Regione siciliana nel 2011. Alcuni punti bastano per far comprendere la svolta: delle 11 concessioni non concretizzate ma previste nel vecchio PUDM lungo il litorale ibleo, ne sono rimaste solamente 3, suddivise tra Punta Braccetto, l’area dell’ex depuratore di Marina ed il Lungomare Bisani.

Tutela massima nell’area di Randello, dove le due concessioni previste dalla passata Amministrazione sono state revocate. Inserita nella programmazione urbanistica la pista ciclabile tra Punta di Mola e lo “Scalo Trapanese”. Un percorso arricchito da alcuni spazi di aggregazione, progettati attraverso interventi minimi ma significativi, il cui costo è accessibile ed il cui impatto ambientale è assolutamente sostenibile. Definitivamente accantonato il progetto che prevedeva un affaccio continuo sul mare realizzato mediante pedane di legno poste sull’intera scogliera. Cambiando zona, previsti nell’area dell’ex depuratore di Marina di Ragusa una serie di spazi per il tempo libero, il fitness e lo svago.

A fianco a queste scelte di programmazione urbana, e quindi di norme dirette che incidono direttamente sul Demanio, il PUDM varato dalla Giunta Piccitto si completa con delle linee guida che arricchiranno gli altri strumenti urbanistici, Piano regolatore generale compreso. Tra le norme indirette la gestione sostenibile delle risorse naturali, le risorse idriche, la gestione della differenziata o l’uso razionale della risorsa energetica.