I giorni dei Taleh: doppio concerto dopo la presentazione dell’album Mistera

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Taleh

Ai nostri nonni e ai nostri nipoti”. Affinché quel tempo, che scorre come solo in questa parte di Sicilia sa scorrere, diventi un unicum, ed accomuni le più diverse generazioni: da quelle che si spaccavano la schiena ad arare i campi, a quelle di oggi e di domani, sempre più social e “always connected”. Per rinnovare le tradizioni, specie quelle che affondano le proprie origini nella magia, nell’esoterismo, nel mistero. È tutto questo e tanto altro “Mistera”, l’ultimo lavoro dei Taleh, formazione ragusana che ieri ha presentato il disco (la cui dedica si riferisce, appunto, ai nonni e ai nipoti), con una sorta di  conferenza stampa/concerto, al Prima classe di Ragusa.

Le sonorità sulle quali viaggia il disco sono quelle della musica etnica e popolare, i testi sono rigorosamente in siciliano con le voci di Vincent Migliorisi, Salvatore Dipasquale, Gianni Guastella e Peppe Sarta che si combinano brillantemente fra loro, al ritmo della chitarra dello stesso Vincent Migliorisi e delle percussioni di Andrea Chessari. Un lavoro che riesce ad essere “moderno” ed al tempo stesso “tradizionale”, ma che è soprattutto coinvolgente e di ottimo livello.

“Mistera”, arriva sei anni dopo il primo lavoro, “Ratapuntu”. “Un tempo – ha spiegato Migliorisi, presentato dal regista Vincenzo Cascone – che si è reso necessario per raccogliere tutto il diverso materiale di cui si compongono i testi del disco. Sappiamo d’altra parte cosa succede nel mondo ma molto spesso non sappiamo cosa succede dietro la porta. E così temi come la calata dei vermi o  l’arrivo del malocchio sono tutte cose che si conoscono ma che non si ha il tempo di approfondire”.

Non mancano anche alcune leggende come quella de “I cientu puzza”, il cui omonimo brano è stato suonato proprio nel corso dell’incontro di ieri mattina, o anche alcune “chicche” come “A’Nciuria”, brano nel quale è possibile trovare un ironico elenco dei vari soprannomi delle famiglie ragusane.

“Abbiamo rispolverato tradizioni antiche – ha detto Giorgio Guastella – e dato vita a questo faticoso lavoro musicale e testuale attingendo anche alla tradizione orale, al fine di raccontare in musica e soprattutto tramandare”.

Diverse anche le collaborazioni di cui si avvale il disco: dal maestro Giorgio Adamo all’attore Carlo Ferreri, passando per Guglielmo Tasca, Matteo Trovato, Pietro Vasile e tanti altri.  Undici tracce per due anni di lavoro, il disco è stato prodotto e registrato da Vincent Migliorisi al Mai Ohm, Hybleart Studio Phantasma Studio; missato da Carlo Natoli e masterizzato da Giacomo Bondi.

E’ già uscito negli store digitali e nei canali tradizionali per l’etichetta Seltz Recordz, divisione di Viceversa. Domani è invece previsto un doppio concerto di presentazione al Teatro Donnafugata di Ragusa Ibla. Puntato l’accento anche sul video del brano “Scunciuru”, con la regia di Vincenzo Cascone e lo chef Carmelo Chiaramonte nei panni del cuciniere-stregone.

Volete vedere il video della loro esibizione live al termine della conferenza di ieri? Cliccate qui.

Fonte: [La Sicilia]