A Comiso non ci stanno: “Dalla Provincia minacce di denunce al posto dei ringraziamenti”

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Cigli stradali

Non accenna a finire la telenovela della pulizia dei cigli stradali sulla SP4 Comiso – Pedalino. Dopo le accuse del comune di Comiso e la replica della Provincia, attraverso, rispettivamente, il sindaco Filippo Spataro, l’assessore all’ambiente Vittorio Ragusa e il dirigente provinciale alla viabilità, l’ing. Carlo Sinatra, che aveva detto che non risultava alcuna richiesta avanzata a Viale del Fante e che quindi non ci si spiegava una simile e dura presa di posizione, parla nuovamente l’ente comisano che ricorsa una richiesta, a firma del Sindaco, inviata il 5 maggio 2014 e alla quale non è seguita alcuna risposta.

“Aggiungo – dice l’ass. Ragusa – che nell’ordinanza sindacale n. 31 del 20 maggio 2015 si dispone la  pulizia di strade piazze e spazi a uso pubblico, e l’ordinanza è stata inviata a tutti gli enti, Provincia compresa, ognuno per le proprie competenze.  E voglio anche invitare il dirigente provinciale a dare seguito a ciò che ha comunicato a mezzo stampa: deve procedere a denunciare il comune, o la ditta che ha eseguito i lavori di pulizia, per violazione del codice stradale. Non vorrei però che queste denunce si ritorcessero a danno della Provincia, perché, sempre stando a quanto ha dichiarato l’ing. Sinatra, la pulizia dei cigli sulla SP4 è stata effettuata nel 2012, e nel 2014. Ma si può mettere in sicurezza un’arteria così transitata una volta ogni due anni?”

Ci saremmo aspettati un grazie – aggiunge il primo cittadino – ma sarebbe bastato che l’ing. Sinatra avesse semplicemente preso atto che il comune di Comiso, per ragioni di sicurezza e pubblico decoro, è intervenuto, senza neanche addebitare le spese alla Provincia, in un tratto non di propria competenza, evitando di sollevare, inopportunamente, polveroni mediatici soprattutto in presenza di atti scritti e sottoscritti”

Nei prossimi giorni, comunque, sindaco e assessore hanno intenzione di tornare sulla questione chiedendo un incontro chiarificatore con il commissario Dario Caltabellotta.