Royalties, Nello e Ignazio ‘rappano’: Il sindaco ‘Si può fare di più’. Il deputato: ‘Core ngrato’

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Sulle royalties il rap Tra Dipasquale e Abbate

Mentre i Ragusani sono sul piede di guerra, c’è chi non rispetta l’antico adagio ‘a caval donato non si guarda in bocca’, e vuole di più. Lo pretende, lo ritiene un diritto.

E così, mentre la serata sanremese scorre sugli schermi, il deputato regionale Nello Dipasquale (che con un emendamento dà il 30 per cento delle royalties di Ragusa al resto della provincia) e il sindaco Ignazio Abbate (che vuol riequilibrare la battaglia atavica tra  Modica e il capoluogo) si sfidano a colpi di amarcord musicali.

Prima la nota del deputato, che annuncia l’emendamento con tanto di elargizione ai comuni della provincia iblea.

Poco dopo la risposta di Ignazio Abbate.

Sono moderatamente soddisfatto perché mi sarei aspettato una percentuale maggiore – commenta il sindaco di Modica Ignazio Abbate – visto che il 30% mi pare riduttivo rispetto alla proporzione dei territori e della popolazione interessata. È comunque un buon passo avanti perché vengono riconosciute le nostre giuste ragioni. Nell’ultimo incontro avuto con il viceministro Simona Vicari, che la settimana prossima avremo ospite a Modica, avevamo ricevuto delle rassicurazioni che si sono rivelate fondate. La battaglia per riconoscere il diritto a tutto il territorio Ibleo però non si ferma qua ma va avanti”.

Piccata la replica di Dipasquale. 

“Il sindaco di Modica, Ignazio Abbate, era sicuramente distratto a guardare la finale del festival di Sanremo e ha evidentemente compreso male o confuso la Regione con il Governo nazionale perché non c’è altra spiegazione”.

E aggiunge: “E’ un emendamento che ho presentato per rifinanziare la legge su Ibla, continuare a sostenere i Comuni che sono oggetto di estrazioni petrolifere, come Ragusa e dare una percentuale anche ai Comuni limitrofi, appartenenti al libero consorzio. Ed invece il sindaco di Modica piuttosto che riconoscere opportunamente questo obiettivo che ho perseguito e raggiunto in favore di tutta la provincia di Ragusa, e dunque anche del Comune di Modica, rilascia dichiarazioni fuorvianti e che lasciano sconvolti… 

Se vuole ringraziare qualcuno, dovrebbe ringraziare il sottoscritto e i componenti della commissione Bilancio… Abbia almeno un minimo di dignità. E per tornare a Sanremo, avrebbe dovuto dire solo grazie dei fiori, ma evidentemente non li ha riconosciuti!”.

E qui ci sarebbe stato un colpo da ‘Core ngrato’.

Come in ogni sfida rap, ecco la controreplica di Abbate:

“Caro Nello ti scrivo, così mi distraggo un po’…. visto che ho notato il tuo spirito canterino e sanremese, ho voluto prendere in prestito anche io una frase del grande Lucio Dalla per scriverti due righe dopo le tue di ieri. Non capisco il motivo di tanto nervosismo, caro Nello, su un argomento che dovrebbe farci tutti rallegrare. Ho saputo che in commissione bilancio ci sono stati momenti di alta tensione, che non ti hanno visto coinvolto ma che probabilmente ti hanno lasciato con l’adrenalina ancora in corpo. Ti ringrazio per le spiegazioni sulla differenza tra Governo nazionale e regionale. Ma a questo punto voglio spiegarti io una cosa. Le perforazioni petrolifere si dividono in due categorie: di terra e di mare. Mentre le prime sono di pertinenza della Regione, le altre sono controllate dal Governo nazionale. Quindi, come vedi, l’argomento trivellazioni non riguarda solo la Regione… A Proposito però  di questa percentuale, il 70%, ritorno nuovamente a Sanremo e ti dico che ‘si può fare di più’ visto che ritengo ancora sproporzionata la divisione dei proventi. Ma per il momento va bene così, viva l’onorevole Di Pasquale, viva l’onorevole Vinciullo, viva il viceministro Vicari e viva tutti coloro che si vogliono impegnare per la crescita del nostro territorio”.

Pensate che Nello sia rimasto senza parole? No. Eccolo:

“Ha perfettamente ragione il sindaco Abbate. E’ vero, mi sono innervosito. Accade ogni qualvolta mi trovo dinnanzi un sindaco che, pur di farsi campagna elettorale, si concede azioni di sciacallaggio politico e che pur di cadere in piedi, si lascia andare a sciocchezze, bugie e menzogne”.

Dipasquale poi ci riprova sulla questione legge su Ibla: “Sarà finanziata a vita, proprio grazie a questo mio emendamento. Se ne faccia una ragione”.

Ma l’inghippo è sempre lo stesso, finanziata con i soldi delle royalties che spettano già per legge a Ragusa. Come dire: ti do l’obbligo di autofinanziarti, ma i soldi che ti davo non te li do più.

Ma Dipasquale una cosa la rivendica, “Grazie alle scelte effettuate quando ero sindaco di Ragusa, quando mi sono assunto la responsabilità di dire si alle concessioni per le trivellazioni a terra (su quelle a mare mi sono sempre dichiarato contrario), oggi è possibile contare su cospicue risorse economiche grazie alle royalties con percentuali in favore della città di Ragusa che ho fatto alzare, insieme ad altri colleghi, nel mio ruolo di deputato regionale”.

E ridaje: i soldi arrivano grazie al mio impegno e quindi un taglietto del 30 per cento (nove milioni in soldoni) ci può pure stare.

Alla prossima rappata…