Udc, vertici siciliani ‘diffidati’ da Roma. E a Modica Lorefice querela Lavima

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Una querelle, quella sull’iter autorizzativo per un centro di raccolta rifiuti a Modica alta, che ha fatto surriscaldare gli animi nell’estate modicana.

La questione sarà affrontata nel merito dalla Commissione Territorio e Ambiente dell’Ars, mentre il punto politico della polemica rischia di avere un risvolto giudiziario.

L’assessore comunale Salvatore Lorefice si è riservato di adire le vie legali non avendo gradito alcuni commenti su facebook da parte di Pinuccio Lavima, che nel mese di luglio è stato confermato alla guida dell’Udc provinciale.

In realtà quella nomina, insieme a tutte quelle venute fuori dal congresso regionale, non è stata riconosciuta dall’Udc nazionale che, nei primi giorni di agosto, ha diramato una nota diffidando dall’uso del simbolo e dall’utilizzo della denominazione Udc. Un braccio di ferro, quindi, tra Palermo e Roma, tra Cesa e D’Alia insomma. 

Questo vuol dire che la ‘posizione’ di Lavima è ‘congelata’ come quella degli altri coordinatori provinciali individuati a fine luglio.

Ma torniamo alla querelle modicana: cosa non è andato giù a Lorefice? In particolare un commento legato alla questione del centro di raccolta rifiuti. Una battuta con un invito al prossimo sindaco affinché scelga assessori che sappiano “leggere e scrivere” e che usino il cervello non soltanto per “collegare le orecchie”.

“L’attacco ci sta, ma dal punto di vista politico. Per questo mi riservo di adire le vie legali”.