L’allarme della Cisl: “A rischio occupazione i lavoratori di Conad delle Masserie”

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La Fisascat-Cisl esprime “rammarico per il trattamento ricevuto dai lavoratori della Conad attiva presso il centro commerciale Le Masserie”.

Nonostante lo stesso personale avesse affrontato dei sacrifici già lo scorso anno, sottoscrivendo un accordo aziendale al fine di contribuire alla ripresa del punto vendita, i lavoratori si sono ritrovati estromessi dopo una semplice comunicazione dell’azienda”.

“In pratica – sottolinea il segretario territoriale di Ragusa della Fisascat, Salvatore Scannavino – sabato sera i lavoratori sono stati convocati dall’amministratore a partecipare a una riunione nel corso della quale è stato loro comunicato che da queste ore sarebbero stati tutti in ferie e che il supermercato sarebbe stato chiuso. Inoltre, a breve si paventa l’interruzione del rapporto di lavoro. Ci amareggia questo modo di agire da parte della società perché, a nostro modo di vedere le cose, non è stato rispettato il buon senso delle relazioni sindacali, anche a fronte della disponibilità che avevamo manifestato mesi fa. In ogni caso, annunciamo sin da ora che non ci fermeremo e che nel corso dei prossimi giorni si terrà l’assemblea dei lavoratori. Come sindacato, siamo pronti a mettere in campo tutte le azioni a tutela delle maestranze defenestrate, come se nulla fosse, da un giorno all’altro. Non è possibile concepire questo modo di agire”.

Conad Sicilia precisa quanto segue:  

Questa notizia ci rattrista molto e confidiamo che possa risolversi nel modo migliore per i dipendenti. Comprendiamo la loro preoccupazione; riteniamo tuttavia necessario richiamare l’attenzione su alcuni aspetti del modello imprenditoriale Conad.

La proprietà del punto di vendita è dell’imprenditore ed è da lui che dipendono tutti i lavoratori, così come la decisione di mantenere aperta o meno l’attività commerciale. Conad non ha titolo per entrare nel merito di trattative sindacali e valutazioni legali in corso tra il proprietario del punto vendita e i lavoratori”.