Ogni anno la stessa domanda: partirà il servizio di trasporto per gli studenti disabili?

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Niente soldi, i disabili restano a casa
La protesta dello scorso anno a Ragusa

Una protesta estenuante, una battaglia per il diritto allo studio ed alla normalità che ogni anno, alla prima campanella della scuola, coinvolge le famiglie degli studenti con disabilità e le associazioni che le rappresentano.

Con forza e determinazione, nonostante le delusioni, le amarezze di una politica che non dà risposte e che infrange promesse, madri e padri si ritrovano a lottare affinché questi giovani possano frequentare la scuola, come tutti.

Partirà il servizio di assistenza e trasporto degli studenti disabili? La storia, purtroppo, è sempre la stessa. Mancano i fondi, visto che si tratta di una prerogativa riservata all’ex provincia di Ragusa, ente in liquidazione, senza disponibilità economica, tenuto spietatamente “in vita” dall’Ars (come tutte e nove le ex Ap siciliane) ma senza alcuna possibilità di “risveglio”.
Una risposta si attende per oggi pomeriggio, quando una delegazione di genitori e di associazioni tra le quali l’Anffas iblea, unite ai sindacati, incontreranno il commissario al Libero consorzio di Ragusa, Dario Cartabellotta.