Cioccolato modicano, Cracolici insiste: produzione in Ghana. Pierpaolo Ruta: “Allibito”

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Diciamo al Ghana di fare loro il cioccolato con il protocollo di Modica. Cioè di fare il cioccolato che fanno a Modica per consentire di aumentare grandi quantità e di commericlaizzare un prodotto su vasta scala che Modica da sola non ce la fa”.

Queste le parole dell’assessore regionale all’agricoltura Antonello Cracolici, espresse durante il convegno sulla Bioetca che si sta svolgendo in questi giorni a Noto, che non lasciano più dubbi sulle intenzioni della Regione di trasferire la produzione del ciocccolato di Modica in Ghana.

Un’ipotesi paventata in settimana ma che era stata sensibilmente ridimensionata dal presidente e dal direttore del Consorzio di tutela del cioccolato di Modica, Salvatore Peluso e Nino Scivoletto che avevano spiegato il malinteso sostenendo con decisione che sarebbe stata solo la pasta di cacao amara ad essere prodotta in Ghana con un’ipotetica avanzata tecnologia di imprese italiane, spingendo così l’economia siciliana e quella del Paese Africano in una sinergia dai fini produttivi.

Li smentisce lo stesso assessore Cracolici e ovviamente imperversano le polemiche su un’ipotesi ritenuta da ogni parte grave e assurda.

Insorge anche Pierpaolo Ruta, titolare della dolceria Bonajuto, famosa in tutto il mondo proprio per la produzione del cioccolato di Modica e vanto per la città della Contea e per tutta la Sicilia:Sono allibito e preoccupato, una tematica così importante non può essere trattata con un tale tasso di superficialità, si rischia di generare enormi danni a chi produce cacao e a tutto il comparto produttivo del cioccolato di Modica – afferma Ruta Chi nei giorni scorsi ha paventato miei problemi di comprensione nel leggere i comunicati che sono apparsi sulla stampa farebbe bene ad occuparsi delle gravissime affermazioni che continuano ad essere veicolate sul tema e che ad oggi non sono state smentite” .

Il presidente del consorzio Salvatore Peluso aveva infatti difeso le dichiarazioni di Cracolici al Blue Sea Land sostenendo che in ogni caso il cacao viene importato già dal Ghana. Una affermazione che aveva già sollevato molte opposizioni. Anche se il cacao non è modicano, lo sono gli ingredienti, la tradizione, la passione e la storia di un dolce che rappresenta la sicilianità nella sua più ampia accezione di componenti straniere che nella storia l’hanno caratterizzata e resa tale.

Le dichiarazioni dell’assessore Cracolici non sono cadute nel vuoto e pare che già da ieri all’interno dello stesso Consorzio del cioccolato modicano sia in corso una significativa spaccatura proprio tra chi avrebbe fondato l’ente stesso.

Intanto l’amministrazione di Modica assicura in una nota ufficiale che entro 90 giorni arriverà dal Ministro Martina il riconoscimento dell’Igp con la definitiva consacrazione della modicanità del cioccolato che non potrebbe quindi essere più prodotto da nessuna altra parte.L’ottenimento del marchio IGP significa molto per il cioccolato di Modica – afferma il sindaco Abbate – Dopo la tappa a Palermo è stata la volta di Roma che precede Bruxelles. Questo è il tour (virtuale) che il nostro cioccolato sta facendo da qualche mese a questa parte per ottenere un riconoscimento che legherà per sempre il prodotto alla città che lo ha concepito. Entro 90 giorni arriverà il tanto atteso marchio che come prima conseguenza avrà quella di impedire ogni tipo di produzione del cioccolato fuori dai confini modicani”.

Sulla questione si registra una dichiarazione del presidente del Consorzio, Antonio Scivoletto, “in relazione all’annunciato accordo tra il Consorzio di Tutela del Cioccolato di Modica e il Ghana, promosso dall’Assessorato Regionale alla Agricoltura e sostenuto dalla Amministrazione Comunale di Modica”.

“I termini dell’accordo si basano essenzialmente sulla progettazione e realizzazione di un impianto per la trasformazione della fave di cacao in pasta amara di cacao , che come è noto è il principale ingrediente del cioccolato di Modica. Una filiera corta e controllata degli ingredienti principali è condizione essenziale per migliorare la qualità del prodotto per il quale il Consorzio ha depositato nei giorni scorsi sia alla Regione che al Ministero il Dossier per la richiesta di registrazione Igp Cioccolato di Modica”.