Stefania Frasca e la sua… ‘Aurora Boreale’. Un atelier nel ‘cuore’ degli Iblei

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2017-03-24-PHOTO-00000102La sua terra con le sue forme ed i suoi colori ispira le sue collezioni. Ed è proprio nella sua terra che ha deciso di tornare per portare avanti il suo sogno che oggi è realtà. Lei è Stefania Frasca ha 33 anni, ed è nata a Giarratana, il più piccolo comune della provincia di Ragusa. Qui Stefania ha aperto il suo atelier Aurora Boreale. Noi l’abbiamo incontrata per farci raccontare la sua storia…

Di solito chi vuole sfondare nel mondo della moda decide di andare fuori tu hai investito nella tua terra una scelta coraggiosa che rifaresti?

“Ho ben chiaro in mente quali sono i miei obiettivi e il precorso da fare per raggiungerli, ho investito tanto e continuo a farlo giorno dopo giorno, passo dopo passo cercando una perfezione sempre nuova e più alta e, perché non dare fiducia alla mia gente e ai miei luoghi? Una scelta coraggiosa? Sarà il tempo a rispondere. Per ora ho fatto una scommessa con la vita e con me stessa e non intendo tirarmi indietro”.

Come nasce questa passione?

“Questa passione nasce praticamente insieme a me, insieme ai giochi dell’infanzia e ai passatempi delle vacanze estive quando giocando “occorreva fare i vestitini per portare a battesimo le bambole ed essere eleganti per l’occasione…” Si iniziava col disegnare e progettare il tutto e poi si cuciva realmente e… a macchina! Si, perché la mia prima macchina da cucire è arrivata per i morticini quando avevo poco più di 6 anni. Crescendo prendevo in prestito quella vera di mia madre e che emozione riuscire a vedere materializzate le mie idee e personalizzare tutto ciò che la confezione offre uguale per tutte!!!”

Una laurea in economia e poi una carriera nel mondo della moda due strade apparentemente diverse. Come hai coniugato le due cose?

Nell’adolescenza è arrivato il momento delle scelte per il mio futuro ed ho optato per “stare con i piedi per terra e guardare a qualcosa di più normale” ma la mia creatività non è riuscita a stare ingabbiata negli schemi della partita doppia e della normativa economica e fiscale quindi andavo ad approfondire sempre guardando a ciò che è stata la mia passione e così la mia tesi di laurea in economia aziendale ha simulato il processo di start-up di un’impresa che occupava sempre più i miei sogni e avrei potuto fermarmi qui? No, decisamente no! Perché più mi addentravo e più era la voglia di continuare a farlo e non soltanto dal punto di vista economico-aziendale pertanto via con l’accademia di moda!Negli anni di accademia ho assaporato la possibilità reale di coniugare la mia passione con il mio futuro e di vedere la moda come lavoro. Ho inoltre potuto esercitare e far crescere la manualità che per anni era rimasta latente o quasi.”

2017-03-24-PHOTO-00000103Al di là della passione per la moda chi è Stefania Frasca? Quali sono i tuoi hobby, cosa ami fare quando non lavori?

“Stefania è amante del bello e del buon gusto e legata ai veri valori della vita. Trova la ricarica nel piacere di stare in famiglia, nella telefonata o nel caffè con un’amica o percorrendo a piedi il tratto che ogni mattina la porta al lavoro apprezzando il tepore delle giornate primaverili e la natura che torna a mettersi in moto dopo il riposo dell’inverno e… mentre si lavora? Non si può rinunciare alla ricarica della musica in sottofondo e allo spostarsi dalla macchina da cucire al manichino approntando qualche passo a tempo di musica.

Le donne di oggi sono sempre più esigenti che cosa ti chiedono le tue clienti, qual’e’ la richiesta più frequente. Si affidano a te o vengono già con un’idea bene precisa

Donne sempre più esigenti? Beh! altrimenti non saremmo donne!

Ben lieta di stuzzicarle per vestire la loro occasione importante e di stupirle con un’idea che magari parte da una loro richiesta -spesso stravolta- ma che sempre le stupisce per come alla fine è stata valorizzata la loro silhoutte. Addio agli stereotipi che offre la confezione creando le “mode” della massa e spazio alla possibilità di regalarsi la sensazione di attraversare il red carpet con un capo pensato e cucito addosso a sé.”

Con chi ti piacerebbe collaborare sia nel campo della moda, che del cinema?

“La moda italiana è conosciuta nel mondo proprio per diverse eccellenze che la caratterizzano e, dovendo scegliere un nome tra tutti penso a quello di Antonio Riva: stile lineare, senza troppi fronzoli ma imponente e scultoreo. Uno stile che non si fa notare per quanto scopre ma per come veste. Sarà l’origine che ci accomuna, saranno i colori caldi che la raffigurano, sarà il suo fascino nell’essere donna senza parlare della sua bravura: non riuscirei a pensare al mondo del cinema di casa nostra senza pensare a Maria Grazia Cucinotta così come non potrei pensare a quello d’oltre oceano senza la Roberts.”

A proposito di personaggi famosi qual’e’ personaggio pubblico che ti piacerebbe vestire?

“Eleganza nel modo di porsi, eleganza nei movimenti e negli atteggiamenti, la Signora della TV italiana sobria e mai fuori luogo è Milly Carlucci.”

Da dove nasce la scelta del nome “Aurora Boreale” per il tuo atelier?

“Aurora Boreale: un nome italiano come lo stile e come l’artigianato d’eccellenza ma che spazia e che può arrivare lontano… fino ai poli. Un sogno, un augurio che rivolgo a me stessa.”