Tre giorni d’iniziative contro l’omofobia. “Abbiamo aperto una porticina chiamata speranza”

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Si è conclusa domenica, con gli stand in piazza Duomo, a Ibla, la serie di iniziative promosse in occasione della Giornata mondiale contro l’omofobia dalle associazioni ragusane di Agedo, Amnesty International, Arcana, Arcigay, Try Changing e UAAR. La tre giorni, che ha avuto lo slogan “Sciogliamo i nodi” come filo conduttore, era iniziata il 17 Maggio con la fiaccolata per le vie del centro storico di Ragusa in memoria delle vittime dell’omo-bi-transobia. Il giorno seguente, al Centro Servizi Culturali, il cineforum: è stato proiettato il film di Roland Emmerich “Stonewall”. Al termine c’è stato un dibattito sul film e sulle tematiche da esso affrontate. Domenica l’ultimo appuntamento, che ha visto una grande partecipazione di gente, segnale positivo e incoraggiante.

L’iniziativa “Sciogliamo i nodi. Working day”, con un intero pomeriggio di laboratori interattivi per grandi e piccoli. Uno stand era riservato alla “casa delle associazioni”: in particolare, Amnesty ha raccolto le firme contro le violenze subite dalla comunità Lgbti (lesbiche, gay, bisessuali, transessuali, intersessuali) in Cecenia. Particolarmente apprezzata da quanti si trovavano nel quartiere barocco e si sono fermati negli stand, l’attività proposta nell’ambito della prevenzione delle malattie sessualmente trasmissibili, con informazioni e attività interattive. Altra attività è stata rivolta a illustrare la legislazione internazionale relativamente alle persone omosessuali. Una linea del tempo e una sorta di gioco memory per la sezione “storica”: in particolare veniva proposto di individuare alcuni personaggi storici che hanno fatto parte della comunità Lgbt. Spazio anche per i bambini con palloncini coi colori della bandiera rainbow e il racconto di una storia. Un ultimo stand dedicato alla produzione artistica con la realizzazione di disegni e di tele sempre su tematiche gay.

Al termine della manifestazione, grande soddisfazione degli organizzatori per il buon riscontro dell’evento con la partecipazione di tanti cittadini. “Abbiamo celebrato la giornata mondiale contro l’omofobia, abbiamo aperto una porticina chiamata speranza: questa va alimentata da tutte e tutti nel rispetto reciproco – spiegano i responsabili di Arcigay Ragusa – e con gesti concreti di aiuto nei confronti di chi non ha la nostra stessa fortuna; cioè quella di vivere serenamente alla luce del sole. L’omofobia si contrasta a piccoli passi, e il primo è il coming-out”. Per l’UAAR, “prima ancora che sul piano legale la battaglia contro l’omofobia va combattuta sul piano culturale. Va combattuta contro una cultura che, basandosi su norme religiose vecchie di millenni, vede l’omosessualità come un’inclinazione contro la natura e contro la normalità, quando invece proprio in natura l’omosessualità è sempre stata presente. È questo il messaggio che abbiamo lanciato in questi giorni. Per una rivoluzione culturale, umanista, laica”. Arcana si dice orgogliosa di aver partecipato alla settimana di eventi #sciogliamoinodi: “Riteniamo infatti che sia un imprescindibile dovere morale e civico lottare contro ogni forma di disuguaglianza e discriminazione, ovunque vengano manifestate. Ad oggi, purtroppo, l’omo-bi-transfobia è da considerarsi a tutti gli effetti una piaga sociale ed un pericolo per migliaia di cittadini omosessuali, bisessuali e transessuali, che ogni giorno vivono la discriminazione e la violenza sulla propria pelle. Un problema che non riguarda solamente la comunità Lgbtqia, ma coinvolge invece ogni cittadino. Un’ingiustizia nei confronti della quale nessuno, di qualunque orientamento sessuale o identità di genere sia, dovrebbe tacere, ed è per questo che siamo scesi in piazza insieme per manifestare. La strada è certo ancora lunga, sarà probabilmente tortuosa, ma noi continueremo a far sentire la nostra voce e la nostra protesta perché, finalmente, ogni cittadino sia ‘uguale’ all’altro”. “Ragusa – sostiene Agedo – ha avuto, grazie alla sinergia di tutt*, l’occasione di fare un altro passo verso l’uguaglianza nella diversità”. Gli aderenti a Try Changing dichiarano: “Siamo fier* di tutt*, fier* di ciò che si è portato in piazza, fier* di aver lavorato per tutta la comunità ragusana. Questo è solo l’inizio delle nostre piccole battaglie contro le discriminazioni, perché ‘Diverso’ è bello. Pure Amnesty si è detta contenta “per aver dato il suo contributo alla difesa dei diritti delle persone omosessuali”.