Nuova ondata di maltempo nella notte nel vittoriese, agricoltori in ginocchio

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Dopo la violenta ondata di maltempo di ieri, con le due bombe d’acqua alle otto e poco dopo le 13, Vittoria si è trovata nuovamente al centro della tempesta questa notte, intorno alle tre. Pioggia battente, tuoni, grandine e vento hanno nuovamente flagellato l’ipparino, arrecando danni che sono adesso in corso di quantificazione. Tutto l’agro vittoriese, a macchia di leopardo, è stato flagellato. “Alcune aziende sono state completamente rase al suolo – spiega il Presidente di Coldiretti, Gianfranco Cunsolo – altre in parte. Ieri mattina erano state colpite quelle nelle contrade alla periferia di Vittoria, come Salmè e Pozzo Bollente; stanotte è toccata alla fascia trasformata, in particolare a Salina e Randello. I danni sono assimilabili a quelli del passaggio di diverse trombe d’aria e lancio un appello ai produttori affinché facciano subito la segnalazione, per velocizzare l’iter per la richiesta dello stato di calamità naturale alla Regione. Purtroppo – conclude Cunsolo – si è passati dalla siccità estrema all’acqua e alla grandine, che ha danneggiato prevalentemente le coltivazioni a campo aperto nell’Acatese, e al danno strutturale si aggiunge quello che deriva dalla mancata vendita del prodotto. E’ ancora presto per una stima dei danni, ma non siamo sotto il milione di euro. E speriamo di fermarci a questi numeri, dato che per la prossima settimana si annuncia purtroppo una nuova perturbazione, della quale non conosciamo ancora l’entità”.

Intanto, nel primo pomeriggio di oggi, ad annunciare l’avvio dell’iter per chiedere alla Presidenza della Regione la dichiarazione dello stato di calamità naturale sono stati il primo cittadino, Giovanni Moscato, e il presidente del consiglio comunale, Andrea Nicosia. Nella sola giornata di ieri è caduto quasi il 15% della pioggia che si rovescia in un intero anno, causando allagamenti e inondazioni. “Siamo già in contatto con l’Ispettorato Agrario e la Protezione Civile Regionale – ha fatto sapere il Sindaco Moscato – e lunedì mattina il primo atto approvato dalla nostra giunta sarà la richiesta di dichiarazione dello stato di calamità naturale. Sollecitiamo l’attuale governo dell’isola a dare pronta accoglienza al grido di dolore della nostra città”.

Intanto, questa mattina è riapparso il sole e Vittoria è lentamente tornata alla normalità. La chiusura delle scuole, tramite apposita ordinanza emanata nel tardo pomeriggio di ieri dal Sindaco Giovanni Moscato, ha permesso di ultimare il giro delle strutture e di verificare che tutto fosse sicuro. La Fiera di San Martino e la Fiera Emaia si sono svolte regolarmente ed è ripresa normalmente anche l’erogazione dell’acqua, ridotta a causa di un guasto alla Centrale di Sicilacque, rimasta senza energia elettrica per via di un fulmine che ha messo fuori uso tutta la linea.

Nel capoluogo ibleo, un altro guasto ha riguardato la linea elettrica Enel di alimentazione dell’impianto di sollevamento idrico di Contrada Lusia, che è rimasto inattivo con disservizi per l’erogazione idrica nei quartieri Palazzello e Cappuccini e nelle zone di Ragusa ovest. I tecnici comunali del Servizio Idrico Integrato hanno prontamente chiesto all’ENEL l’intervento di una squadra.

Durante la notte la squadra operativa del distaccamento di Modica dei vigili del fuoco e la squadra della sede centrale di Ragusa sono intervenute in c.da Maganuco, lungo la SS 115, fra Modica e Pozzallo, per un autoarticolato carico di generi alimentari uscito di strada forse a causa dell’asfalto viscido. Miracolosamente illeso il camionista.

autoarticolato fuori strada

Lungo la S.P. 17 Vittoria-Scoglitti, invece, molti alberi divelti hanno invaso ed ostruito la sede stradale e tranciato cavi elettrici e telefonici. Danni e problemi anche in c.da Palazzello dove si sono registrati danni dovuti al maltempo della notte. A Marina di Modica decine di metri cubi di fango come un fiume in piena si sono riversati sulla frazione rivierasca ed in particolar modo in Corso Mediterraneo, in corrispondenza con l’ingresso principale, tanto da rendere impossibile il transito dei veicoli. Questa mattina si sono recati sul luogo gli uomini del Nucleo Operativo di Polizia Edilizia, l’Assessore Lorefice e gli operai delle ditte specializzate per sgomberare la strada dal fango. Il NOPE sta invece effettuando indagini per risalire alla provenienza di questo fango, molto probabilmente da alcuni lavori in corso a monte. Altri interventi sono stati effettuati in C.da Beneventano e nella Vanella 156 a Modica Alta dove si è aperta una voragine in prossimità dei lavori in corsi. A Modica, lo ricordiamo, è stata emanata ieri un’ordinanza del Sindaco Ignazio Abbate per vietare l’uso dell’acqua della rete idrica cittadina se non previa ebollizione, a causa delle infiltrazioni di acque superficiali. Stesso problema ad Ispica dove il primo cittadino, Pierenzo Muraglie, ha annunciato che da lunedì saranno effettuati i dovuti esami di laboratorio per verificare la potabilità dell’acqua. Nessuna ordinanza, ma l’invito perentorio è di non utilizzare l’acqua dei rubinetti per bere o cucinare.

alberi sulla s.p. 17-1

E sui gravi fatti di ieri si registra, in queste ore, anche l’intervento di due deputati regionali neo eletti: Orazio Ragusa e Giorgio Assenza. “La gravità di quanto accaduto impone che il nuovo Governo regionale prenda subito in mano la situazione e faccia sentire in maniera forte il proprio peso – ha dichiarato il primo, che si impegna a “stimolare nella maniera dovuta gli apparati regionali presenti nell’area iblea per avere da subito chiaro il quadro della situazione relativamente ai danni che hanno colpito la nostra area. In attesa che il presidente Musumeci abbia in mano le redini – continua l’on. Ragusa – tocca, però, al Governo uscente adoperarsi al più presto, proclamando lo stato di calamità e individuando le misure da adottare a sostegno delle aziende agricole colpite”.

“Sono certo che l’Ispettorato Provinciale dell’agricoltura avrà già avviato gli accertamenti necessari per la conta dei danni e che i Sindaci abbiano già disposto le verifiche del caso – afferma, invece, Assenza, anche lui concorde nel ricordare che “è dovere del Governo uscente, ancora in carica, dichiarare immediatamente lo stato di calamità e adottare le misure urgenti a sostegno delle aziende agricole, già fortemente penalizzate dalla perdurante crisi del settore”.