In giro per la Sicilia a dorso di un mulo, domani tappa a Ibla

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Partendo dalla spiaggia di Punta Secca del commissario Montalbano, in un itinerario a dorso di mulo, alla riscoperta dei tesori nascosti della Sicilia, Mirko Adamo, Giacomo Mancuso e Antonio Madonia, da martedì stanno dando vita all’ottava edizione di Ecomulo. L’iniziativa è promossa dallo stilista palermitano, Federico Bruno Price e si concluderà dopo qualche giorno, tempo necessario per attraversare l’Isola fino a Castel di Tusa e percorrere quasi trecento chilometri con sei muli allevati a Palazzo Adriano.

“Sarà un viaggio senza tempo, scandito solo dai passi ritmici dei muli, compagni fedeli che permettono di assaporare un percorso lento e pieno di meraviglia, attraverso luoghi chiave della Sicilia rurale, come le masserie, le viuzze dei paesi, i panorami bucolici e i prodotti tipici – tiene a precisare l’ideatore di Ecomulo, Federico Bruno Price – quest’anno dedicheremo una attenzione particolare alle vacche modicane così come l’anno scorso abbiamo fatto con quelle cinisare”.

Anche quest’anno Ecomulo attraversa la Sicilia rurale, in un itinerario a dorso di mulo, alla riscoperta dei tesori nascosti della nostra terra. A partire Mirko Adamo insieme all’indomabile Don Giacomino Mancuso e all’amico Antonio Madonia di Cammarata.

Partendo da Punta Secca, il gruppo attraverserà i paesi di Donnafugata, Ragusa Ibla (tappa prevista per domani, 4 maggio), Chiaramonte Gurfi nei primi giorni. A seguire Vizzini, Enna, Nicosia, Capizzi, Mistretta, Motta D’Affermo e Castel di Tusa.

Il mulo è un animale che con il suo temperamento, con la sua indole, aiuta a procedere lentamente, assaporando tutto ciò che ti circonda, ammirando i colori e i sapori della natura, incontrando tanta gente curiosa, perchè sono in tanti a fermarsi quando incontrano un contadino a dorso di mulo e così si parla, si conoscono paesi, luoghi lontani dalla realtà urbana, ci si gode il silenzio, il fiume che ci scorre accanto in compagnia di un compagno fedele.

Un viaggio nel tempo, attraverso boschi e riserve naturali, passando per i vecchi borghi, le masserie, i casali e i castelli che da secoli sono i testimoni di un territorio – quello siciliano – a vocazione prettamente agricola, popolato fin dai tempi antichi, con una storia alle spale fatta di grano e lavoro. Sara’ la scoperta di un territorio che ha visto alternarsi diversi popoli, che hanno lasciato tracce indelebili del loro passaggio. Tracce che ,purtroppo, non sono state adeguatamente salvaguardate e sfruttate per uno sviluppo turistico a portata di mano.che oggi e fondamentale per il rilancio della piccola media impresa che opera nel made in Sicliy.