Catturavano illecitamente uccelli vivi: denunciati tre cacciatori

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La Polizia provinciale ha denunciato all’autorità giudiziaria tre cacciatori maltesi che con mezzi e strumenti illeciti catturavano uccelli vivi da rivendere poi nel mercato nero dei fringillidi.

L’operazione anti bracconaggio è stata portata a termine dal Nucleo venatorio della Polizia provinciale, coordinata dal comandante Raffaele Falconieri, in contrada Monte Badia, al confine tra Ragusa e Modica, durante il pattugliamento di alcune zone rurali montane, dove già in passato si erano registrati altri episodi di uccellagione ai danni di fringillidi.

Gli agenti della Polizia provinciale hanno notato la presenza sospetta di alcuni soggetti all’interno di un capanno nonché il suono inequivocabile di richiami acustici riproducenti il canto dei verzellini e dei cardellini, pertanto, da un controllo più attento si accertava che i tre stavano utilizzando richiami acustici e diversi uccelli vivi (cardellini, verdoni, verzellini e fanello), legati ad canna che venivano strattonati all’occorrenza per adescare altri uccelli. Il tutto era predisposto in maniera tale che un uccello si avvicinava al richiamo o allo zimbello (l’uccello legato alla canna) e scattava la trappola costituita da due reti da pesca fissate a quattro aste metalliche ed azionate manualmente con una corda. I tre cacciatori maltesi sono stati immediatamente identificati e denunciati all’autorità giudiziaria per l’ipotesi di reato di furto venatorio in concorso e maltrattamento di animali.

Sequestrata l’attrezzatura utilizzata, tra cui 21 gabbiette in metallo, cassette di legno e rete metallica con 10 alloggi per trasporto volatili, funi, reti, richiami elettroacustici nonché gli uccelli vivi già catturati rinvenuti all’interno di un casolare nelle vicinanze. Gli uccelli che erano legati alle canne e quelli già catturati sono stati successivamente liberati.