Il vescovo Cuttitta: “Natale, festa di un mondo che ha bisogno di essere salvato”

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Pubblichiamo il messaggio di Natale del vescovo di Ragusa, monsignor Carmelo Cuttitta: 

Carissimi amici,

mi sono chiesto quale luce di speranza potrà comunicare il Natale nell’oscurità dell’attuale momento storico, pur consapevoli che Dio è presente nella nostra coscienza e nella nostra storia. Forse potremmo rivolgerci a Dio dicendogli “Vieni a Salvarci”. È il grido dell’uomo di ogni tempo che sente di non farcela da solo ma che sperimenta una realtà trascendente più grande di quella del mondo in cui viviamo.

Natale ritorna, dunque, entrando nella nostra storia qui ed oggi. Natale rimane la “nostra festa”, la festa di un mondo che ha bisogno d’essere salvato. Il mistero dell’incarnazione e della nascita di Gesù è, infatti, al centro della domanda su Dio e sul senso della storia. Una domanda che, con l’avanzare degli anni, si rende sempre più profonda: alcuni dubbi esistenziali, infatti, possono trovare risposta solo se apriamo, con tensione interiore, alla luce del Mistero del Verbo che si è fatto carne ed è nato nella povertà della grotta di Betlemme.

Natale ci propone ogni anno un insieme di celebrazione liturgiche, un vissuto delle tradizione più care e la gioia di incontri comunitari, ma è soprattutto occasione per approfondire il dono della fede in famiglia. Dio, infatti, ci raggiunge e ci parla proprio nelle situazioni che per noi sono più importanti. Allestendo il presepio o l’albero di Natale in un angolo della nostra casa, matura in noi la sensazione di non compiere un rito, anche se atteso, ma di preparare un vero e proprio incontro, a livello personale e familiare, che ci fa rivivere un evento, uno dei misteri più cari della nostra fede.

Il Natale è il ricordo del modo in cui il Signore si è reso presente. Il Natale è dunque il ricordo del Signore che è diventato uomo, un bambino come ognuno di noi è stato ed è! Nulla è così commovente come il fatto che Dio si è fatto uomo per accompagnare con discrezione, con tenerezza e potenza, il cammino faticoso di ognuno alla ricerca del proprio volto umano.

Accogliete, cari amici, queste mie parole, come semplici riflessioni che vorrebbero aiutare a far rivivere con spirito nuovo il mistero del Natale, con la speranza nel cuore che sia per noi e per il mondo intero un Natale di serenità e di pace.

Auguri a tutti ed a ciascuno. Buon Natale!”