Stalking alla vicina di casa: arrestato 27enne ragusano

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La Polizia di Stato – Squadra Mobile – ha arrestato un uomo ragusano di anni 27 per stalking ai danni della vicina di casa.

La Procura della Repubblica di Ragusa ha delegato per l’esecuzione della misura cautelare la Squadra Mobile che ha condotto le indagini, giusto provvedimento del Giudice per le Indagini Preliminari.

Mesi fa una donna e il marito si erano presentati presso gli uffici della Squadra Mobile disperati perché la donna subiva atti persecutori, ai limiti della credibilità, del vicino di casa che viveva proprio sullo stesso pianerottolo.

La donna raccontava che dal mese di agosto il vicino aspettava che il marito uscisse da casa per poi piazzarsi davanti la sua porta di casa e, dopo aver suonato alla porta, senza neanche ricevere risposta (la donna ormai era priva pure di fare il minimo rumore in casa fingendo di essere uscita) iniziava a masturbarsi.

In più occasioni l’uomo sembra eccitarsi solo perché udiva i passi della donna dentro casa o suonando al campanello.

Nonostante i vani tentativi del marito costretto a chiedere l’intervento dei familiari dell’indagato, le cose non cambiavano, fino a quanto la figlia della vittima non scopriva in flagranza lo stalker.

Esasperati per la situazione, i denuncianti hanno installato una telecamera di videosorveglianza al fine di scoraggiare l’autore.

Nonostante tutto l’indagato sembrava provare ancora più eccitazione nel masturbarsi proprio davanti l’obiettivo, elemento che ha fatto aggravare la sua condotta, segno di una spiccata pericolosità.

La vittima non era più libera di uscire da sola temendo di poter essere aggredita e violentata, pertanto rimaneva chiusa in casa in attesa che tornasse il marito o un familiare, anche semplicemente per andare a fare la spesa.

La Squadra Mobile ha raccolto fonti di prova a carico del soggetto, tutti gravi indizi di colpevolezza che hanno fatto richiedere la misura cautelare nei suoi confronti da parte della Procura della Repubblica di Ragusa. Il Giudice per le Indagini Preliminari ha accolto la richiesta del Pubblico Ministero disponendo che l’indagato fosse condotto in un centro terapeutico in regime di arresti domiciliari.

Gli investigatori della Sezione reati contro la persona della Squadra Mobile hanno dato immediata esecuzione alla misura cautelare ponendo fine alla condotta criminosa.

La Polizia di Stato di Ragusa ha subito accolto la vittima del reato esaminando quanto dichiarato in sede di denuncia e dando immediatamente avvio alle indagini. Sempre grazie alla collaborazione della vittima è stato possibile raccogliere fonti di prova inequivocabili a carico dell’indagato, segno che una collaborazione tra cittadino e investigatori è un’arma vincente per la risoluzione di gravi fatti reato come questo”.