8 mila euro per un’attività in centro storico. Ecco come partecipare

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Immagine di repertorio
L’amministrazione comunale ha presentato il progetto pilota “Sto a Ragusa” che ha l’obiettivo di incentivare il ritorno delle attività economiche nel centro storico superiore. Come hanno spiegato ieri in conferenza stampa il sindaco Peppe Cassì ed il vicesindaco Giovanna Licitra (affiancati dai consiglieri comunali Cettina Raniolo, Gianna Occhipinti e Salvatore Cilia), verranno stanziati a fondo perduto incentivi per l’apertura di nuove attività rigorosamente lungo l’asse viario compreso tra piazza del Popolo – viale Tenete Lena – piazza Libertà – via Roma fino alla rotonda Maria Occhipinti. Per accedere al finanziamento occorre seguire le indicazioni dell’apposito bando da ieri pubblicato sul sito istituzionale dell’ente. Fino al 9 dicembre nuove imprese o imprese già esistenti potranno presentare una istanza per progetti legati al commercio, l’artigianato, le imprese culturali o la somministrazione di alimenti e bevande. Sarà poi stilata una graduatoria dando a ogni proposta un punteggio sulla base di criteri legati alla cultura del lavoro, dell’ambiente, del prodotti tipici. La somma stanziata per questo primo progetto è di 48 mila euro. Si potranno concedere contributi di massimo 8 mila euro. Facendo il calcolo, in totale, si ipotizzano 6 nuove attività. Il sindaco Cassì ha parlato di “un’iniezione di economia a fondo perduto per avviare un’inversione di tendenza in centro storico”. Il vicesindaco Licitra ha aggiunto che “non sarà un’iniziativa spot: analizzeremo i risultati di questo primo progetto per rinnovarlo nei prossimi tre anni con fondi maggiori e aree diverse”. La consigliera Raniolo ha sottolineato che “si tratta del primo passo di una serie di iniziative che hanno l’obiettivo di riportare vitalità in centro storico”. A tal proposito, il vicesindaco ha illustrato i progetti di rifunzionalizzazione delle botteghe di via del Mercato a Ibla e dei locali di Carmine Putie. Due gli avvisi, per affidamento di 6 anni rinnovabile di altri 6. “Per quanto riguarda via del Mercato – ha detto – abbiamo ottenuto dalla Sovrintendenza il parere favorevole affinché il portico possa essere chiuso con strutture trasparenti permettendo così di svolgere attività all’esterno anche nei mesi invernali. Commercio, artigianato, somministrazione, servizi turistici: queste le attività che ridaranno vita a un immobile di grande pregio”. Un avviso simile è in fase di predisposizione per i 6 locali di Carmine Putie. “Oltre a un’attività di scalpellino che si sta insediando temporaneamente attraverso il Bilancio partecipativo, puntiamo a favorire attività artigianali e commerciali utilizzando la piazzetta per periodici mercatini”.
[Fonte La Sicilia]