Montalbano addio? Zingaretti: “Non lo so”. Carlo Degli Esposti: “No, è eterno”

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Tre lutti sono durissimi da sopportare. Anche per un uomo tosto come il commissario Montalbano. La scomparsa, nell’arco di breve tempo, del ‘papà’ del commissario più famoso d’Italia (e ora anche di mezzo mondo), lo scrittore Andrea Camilleri, del regista, Alberto Sironi, e dello scenografo Luciano Ricceri, fanno temere per il peggio. “Non so se Montalbano possa avere un futuro”, titola Repubblica citando Luca Zingaretti. L’attore spiega: “In questa regia c’è una malinconia dolce. Ma dobbiamo festeggiare chi non è più con noi, Andrea, Alberto e anche lo scenografo Luciano Ricceri che ha creato il mondo di Montalbano, è stato lui a scegliere le location, a farci innamorare degli scorci più belli della Sicilia. Dobbiamo a loro tanto, e non voglio che ci sia tristezza perché la vita se la sono goduta”. Ma Carlo degli Esposti rassicura: “Montalbano è eterno”. Tre lutti, anzi quattro: come non ricordare il grande Marcello Perracchio, amato in tutto il mondo per l’interpretazione del burbero di buon cuore che era il dottor Pasquano. Il 9 marzo Rai 1 manderà in onda Salvo amato, Livia mia, tratto dai racconti di Camilleri ‘Salvo amato… Livia mia e Il vecchio ladro’. Ma il film arriverà – per la prima volta – al cinema per un evento straordinario in anteprima il 24, 25 e 26 febbraio. Il secondo film, La rete di protezione, andrà in onda il 16 marzo.