Violentissimo nubifragio a Palermo: ci sono vittime

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Ci sono vittime oggi pomeriggio a Palermo, a causa del nubifragio che si è abbattuto nel capoluogo siciliano. Due persone viaggiavano sulla stessa auto sommersa dall’acqua nel sottopasso del Motel Agip. Altri casi simili si sono registrati in altri sottopasso.

Quasi sessanta minuti infernali quelli vissuti nel pomeriggio a Palermo per un violentissimo temporale che ha mandato in tilt la rete idrica e fognaria. Tante le auto che sono rimaste impantanate.

Accumuli pluviometrici incredibili in sole 2 ore, con molte strade completamente allagate, e con oltre 1.5/2 metri d’altezza d’acqua in via regione Siciliana.

Di seguito le parole del presidente della Regione Nello Musumeci: “Dolore, rabbia e sentimenti di cordoglio alle famiglie delle vittime innocenti di #Palermo. Tragedie come queste debbono farci riflettere sulla necessità di adottare nuove e urgenti strategie di prevenzione e di pianificazione del territorio, specie in quelli devastati da speculazioni selvagge. Ce lo impone il mutamento climatico e la responsabilità del ruolo di chi amministra“.

Di seguito la dichiarazione del primo cittadino palermitano Leoluca Orlando diffusa tramite l’ufficio stampa del Comune:
“Oltre un metro di pioggia è caduta oggi a Palermo in meno di 2 ore. La pioggia più violenta nella storia della città almeno dal 1790, pari a quella che cade in un anno. Una pioggia che nessuno, nemmeno i meteorologi che curano le previsioni nazionali, aveva previsto, tanto che nessuna allerta di Protezione Civile era stato emanata per la nostra città.
Se l’allerta fosse stata diramata, sarebbero state attivate le procedure ordinarie che, pur nella straordinarietà degli eventi di oggi, avrebbero potuto mitigare i rischi. Ma non è il momento della polemica che lascio ad altri, anche perché so bene che la protezione Civile opera con grande professionalità basandosi su delle previsioni meteorologiche fatte da altri e che oggi evidentemente nessuno poteva fare con accuratezza.
Quanto è avvenuto deve spingerci ancora di più ad una profonda riflessione e a fare nostra le parole di ieri del nostro arcivescovo sul modello di sviluppo che sempre più sta alterando il rapporto fra l’uomo e l’ambiente e il clima del nostro pianeta.
In queste momenti tutta la macchina comunale è impegnata per affrontare questa emergenza non annunciata al massimo dell’impegno e della professionalità mentre attendiamo con apprensione che i vigili del fuoco ci diano notizie sulle persone che ancora al momento risultano disperse e siamo vicini ai loro familiari.”