Pazienti vaccinati e ricoverati? Le parole (chiare) di un medico in prima linea

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Riportiamo la riflessione di un medico esperto, una professionista seria e preparata, che dall’inizio della pandemia non risparmia energie e pacate spiegazioni che fanno riflettere.
Antonella Di Rosolini dirige l’UOSD Covid-19 dell’Asp di Ragusa:
“Si parla di pazienti vaccinati ricoverati. È opportuno precisare che sono una sparuta quantità. Non è possibile generalizzare sulla inefficacia della vaccinazione per i pochi casi. Si tratta di pazienti con comorbidità (diabete, obesità etc) che GRAZIE AL VACCINO, hanno avuto una forma non mortale. Bisogna leggere le informazioni nel modo corretto: la vaccinazione è importante perché riduce notevolmente la mortalità e l’ospedalizzazione.
Se fosse scoppiata una guerra avremmo TUTTI adottato una linea comune da trincea.
Avremmo collaborato per difendere la nostra vita difendendo anche quella degli altri! Possibile che siamo così ciechi da non capire che questa pandemia si combatte insieme? Invito a riflettere che la guerra si affronta senza sapere come andrà ma SI AFFRONTA. La Sanità sta affrontando spese insopportabili: non sappiamo ancora per quanto tempo ancora.
L’assistenza a un paziente Covid ha spese immani: un trattamento con i nuovi farmaci ha un elevato costo! Il Remdesivir, un antivirale, costa circa 6 mila euro! Non si sta risparmiando nulla a nessuno! Ma quanto ancora saremo in condizioni di affrontare ciò? Siamo tutti potenziali UTENTI … UNIAMOCI nella lotta al Covid. È un modo per crescere umanamente.
Se dovessimo affrontare nuove epidemie con l’atteggiamento divisorio che abbiamo, saremo destinati all’autodistruzione. Si, autodistruzione perché stiamo dimostrando di non imparare la lezione che la natura ci sta dando”.