Che cosa si può fare a Cava Ispica. E non solo per la Notte dei Musei

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La speranza sarebbe di poter pensare alla notte di sabato solo come ad una prova generale: di una nuova storia – e non solo di una nuova estate – per Cava Ispica. Da anni (eccezion fatta per qualcuna delle passeggiate di Archeonotte), non capitava l’occasione di attraversare i sentieri del Parco Archeologico più tardi delle cinque del pomeriggio e di pensare, inevitabilmente, che è così che questo posto dovrebbe essere fruibile. Sempre e per tutti.

Grazie alla Notte dei Musei e alla scelta condivisa dall’Amministrazione comunale e dalla Soprintendenza ai Beni culturali di indicare questo sito nel calendario europeo, la formidabile scenografia della Cava ha potuto accogliere tutto ciò che qui dovrebbe essere ovvio collocare, e non solo una volta l’anno: la musica, il teatro, l’enogastronomia, insieme alla visita guidata tra le grotte che raccontano la storia più antica di quest’angolo della Sicilia.

Per l’occasione tutto questo è stato possibile grazie al coinvolgimento delle scuole: sono stati i ragazzi a prendersi sulle spalle la responsabilità di dimostrare quale straordinaria esperienza culturale – una vera e propria esperienza di viaggio – in questo luogo si potrebbe confezionare e offrire al pubblico, soprattutto turistico. Il Liceo musicale ha dato il benvenuto al pubblico con un concerto di musiche di autori contemporanei. Il Liceo scientifico ha portato in scena uno spettacolo di teatro di strada, esito di un laboratorio curato a scuola dalla regista Claudia Puglisi. Anche il Liceo classico ha scelto quest’occasione per il debutto di una propria rappresentazione teatrale, La guerra è finita, testo elaborato dagli alunni sotto la regia di Alessandro Romano. Il Liceo artistico ha proposto la proiezione di un documentario sulle bellezze del Parco. E infine l’Istituto alberghiero ha offerto una degustazione di cibi tipici, realizzata in collaborazione con i mercati contadini che hanno messo a disposizione le materie prime.

Uno spazio hanno trovato anche i progetti su Cava Ispica realizzati dalla School of Architecture and Planning dell’Università di Auckland (Nuova Zelanda) a cura del docente di origini modicane, Marco Cannata. Il sindaco Ignazio Abbate e la soprintendente ai Beni culturali Rosalba Panvini hanno ribadito le intenzioni di questa scelta e l’impegno condiviso a collaborare per accrescere le occasioni e la qualità della fruizione culturale e turistica del Parco archeologico di Cava Ispica.

Oltre a questa, ci sono state altre iniziative a Modica in occasione della notte dei Musei: il Consorzio di tutela del cioccolato ha aperto “u Dammusu ro ciucculattaru”, a Modica Bassa, mentre l’associazione delle guide turistiche Talìa ha tenuto aperta la mostra “Correva l’anno 1296, la Contea e la sua storia”, allestita nella suggestiva cornice di Palazzo De Leva.

[Fonte: La Sicilia]