Manifesti elettorali abusivi: arrivano i primi provvedimenti

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I cinque euro sono i costi di defissione sulla base delle indicazioni date dalla Andreani Tributi, la società che si occupa del servizio per conto del Comune. Gli altri, costi, invece, toccherà quantificarla al Comando di Polizia municipale e saranno addebitati, insieme alle cinque euro per ogni singolo manifesto di dimensione 70×100 o anche più piccolo utilizzato per l’oscuramento dei manifesti elettorali abusivi. Nella propria determina con i poteri della giunta municipale, il Commissario Margherita Rizza spiega che la Prefettura, con una circolare del sei maggio scorso, ha raccomandato una particolare attenzione per la rimozione della propaganda elettorale abusiva. Sarà forse uno dei pochi aspetti positivi della crisi economica, ma quest’anno l’impressione diffusa è che vi sia stato un uso più parsimonioso della propaganda con manifesti e con i cosiddetti “santuzzi”. A differenza di passate elezioni durante le quali le strade venivano letteralmente invase da volantini con le facce delle centinaia di candidati. Nelle passate elezioni, i controlli ci sono stati ed hanno sempre prodotto un notevole “incartamento” di infrazioni. Tuttavia non sempre, per via di ricorsi, chi ha trasgredito ha poi realmente pagato quanto dovuto. Ed i costi per le defissioni sono ricaduti sulle casse comunali.