Il Consiglio comunale incardina il Bilancio 2013

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Il Bilancio di previsione 2013 arriva in consiglio comunale. Il punto solamente incardinato nel corso della prima delle tre sedute previste sull’argomento. “Un atto fondamentale – ha spiegato l’assessore al ramo Stefano Martorana – perché fissa la cornice entro cui l’amministrazione metterà a punto la propria attività. Un documento economico che sottende scelte fortemente politiche. Due le direttrici che hanno guidato la Giunta. In primo luogo assicurare gli equilibri per una adeguata copertura dei costi dell’Ente, tenendo conto dei 13 milioni di euro in meno dei trasferimenti dallo Stato e 600 mila dalla Regione. Dall’altro assicurare la continuità dei servizi essenziali e dei servizi sociali. Altro atto fondamentale la decurtazione di varie voci di spesa che abbiamo ritenuto non necessarie, e quindi una riduzione di ben 818mila euro nell’ambito degli Affari generali, come di 163mila euro dei contributi destinati ad associazioni per attività legati allo spettacolo. Ampliati invece i capitoli relativi alle manutenzioni degli edifici scolastici e le strutture sportive e del verde pubblico, del riscaldamento degli istituti scolastici, gli impianti sportivi e quelli relativi al trasporto dell’acqua, per far fronte alla lunga serie di disagi affrontati in questi mesi dai residenti delle contrade. Infine ampliato per oltre 3 milioni di euro i capitoli relativi l’energia elettrica. Il cambiamento più significativo dell’impianto riguarda comunque l’allocazione dei fondi relativi la legge 61/81, riposizionati come investimenti per conto capitale in modo tale da consentire il pagamento ai fornitori senza incorrere nelle restrizioni dello sforamento del patto di stabilità”. Dure le critiche arrivate dai diversi esponenti dell’opposizione circa il poco tempo avuto a disposizione per studiare i documenti ricevuti e l’assenza di una relazione programmatica. Questo il sunto degli interventi dei consiglieri Mirabella di Idee per Ragusa, Massari del Pd, Migliore dell’UdC e di Lo Destro di Ragusa domani. Di quest’ultimo il plateale gesto di restituire nelle mani dell’assessore la documentazione ricevuta. “Una serie di carte incomplete e prive di chiarezza – ha affermato – possiamo leggere solo una sfilza di numeri. Questa non è certo trasparenza”. “Uno strumento da cui non si evince alcuna progettualità – ha continuato Mario Chiavola, Il Megafono –visto che si omettono le indicazioni nella relazione previsionale. Non comprendo come l’organo di revisione possa aver dato un parere senza tali elementi, parere che scaturisce dalla contezza di quello che è il contenuto progettuale oltre che numerico. Fino all’anno scorso inoltre si è sempre fornito il bilancio articolato in capitoli, al fine di consentire al consigliere comunale l’analisi in maniera trasparente e puntuale dello strumento finanziario dell’ente”. “Ritengo che la relazione allegata sia sufficientemente articolata – ha replicato l’assessore Martorana – probabilmente i contenuti sono più sintetici ma visto che il settore al momento è sfornito di un dirigente abbiamo fatto un lavoro esaustivo. Ricordo inoltre che lo strumento finanziario è stato messo a disposizione del consiglio dall’8 novembre, un tempo certamente adeguato”. “Si è giunti al momento della verità – ha affermato Maurizio Tumino, PdL –. In cinque mesi ne abbiamo sentite di tutti i colori ma adesso dai numeri evinciamo che non si è trattata di inesperienza. La questione dei 10 milioni di euro di bollette non pagate è stata strumentale, possiamo ben vedere dal parere dell’organo di revisione che l’ente non ha debiti certi, liquidi ed esigibili, maturati al 31 dicembre del 2012. Inoltre il capitolo relativo alle spese per la fornitura di energia elettrica è stato aumentato di appena 3 milioni di euro. Scopriamo infine che per lo sforamento del patto di stabilità lo Stato non ha applicato nessuna riduzione dei trasferimenti e che, a fronte di 8 milioni relativi all’aumento delle tasse recentemente approvato dal consiglio, registriamo una restrizione di soli 5 milioni dei trasferimenti Stato e Regione. C’è inoltre un avanzo di amministrazione di 1 milione e 581mila euro ed un introito di ben 5,5 milioni di euro in più provenienti dalle royalties e le concessioni da parte degli enti che effettuano ricerche per idrocarburi. Qualcosa non funziona allora: perché è stato necessario aumentare le tasse in un momento di difficoltà estrema per la cittadinanza?”. “Non posso tollerare che si accusi di falsità una amministrazione – ha concluso l’assessore Martorana – che appena insediata ha dovuto far fronte all’emergenza economica attraversata da questo ente. Aumentare le tasse non è stato certo un capriccio. Il bilancio comunale non aveva risorse sufficienti per assicurare i servizi. Le bollette non pagate sono una realtà ed in qualche modo adesso riusciremo a far fronte a questo, limitando anche l’insorgere di interessi. Il nostro intento, come ho avuto modo di dire prima, è quello di operare un risanamento per poi avviare una progettualità seria”.