Perché il Comune di Modica manda 79 dipendenti in prepensionamento

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Il Comune di Modica risparmierà oltre 2 milioni e mezzo di euro nell’arco dei prossimi due anni, attivando le procedure per mandare in prepensionamento ben 79 dipendenti sui 522 attualmente in servizio. La Giunta ha approvato un’apposita delibera per questo, motivata dal fatto che, come ha spiegato il sindaco Ignazio Abbate: “Il Comune di Modica presenta una condizione di eccedenza di personale rispetto alle esigenze finanziarie relativamente ai suddetti dipendenti”.

Nel dettaglio, la procedura determinerà un risparmio complessivo di spesa del personale pari ad 2.504.025,54 euro, suddivisi in 1.520.561,07 nel 2015 e 983.464,47 nel 2016. “La riduzione di spesa del personale” ha commentato ancora Abbate “migliorerà le politiche di gestione utili per il rispetto del patto di stabilità con la conseguente possibilità di destinare i margini di spesa resi disponibili per maggiori investimenti”.

L’attivazione di questa procedura era stata nelle scorse settimane fortemente sollecitata anche dalle organizzazioni sindacali, ai sensi dell’articolo 2 comma 3 della legge 125/2013, contenente le disposizioni per la razionalizzazione della spesa nelle pubbliche amministrazioni, e della circolare della Presidenza del Consiglio dei Ministri del 28 aprile 2014, che ha fornito agli enti locali le indicazioni per dare applicazioni all’istituto del prepensionamento: le nuove normative stabiliscono infatti che “le amministrazioni pubbliche che dichiarino eccedenze di personale” possono applicare questa procedura “ai lavoratori che risultino in possesso dei requisiti anagrafici e contribuitivi, i quali avrebbero comportato la decorrenza del trattamento pensionistico entro il 31 dicembre 2016“.
Il Comune ha dunque preliminarmente dovuto certificare di presentare una “eccedenza di personale rispetto alle esigenze finanziarie” (non, dunque, relativamente ad esigenze di carattere funzionale: diversamente non sarebbe stato possibile, ad esempio, aumentare il monte ore al personale contrattista, che proprio nei giorni scorsi è stato oggetto di un altro provvedimento della Giunta).

La verifica, dipendente per dipendente, del possesso dei requisiti, ha portato appunto a individuare le 79 unità che sarà possibile collocare in pensione.
I risparmi di spesa potranno realizzarsi già nel 2014, laddove i lavoratori interessati, che abbiano già maturato il diritto entro il 30 giugno o che lo matureranno nel corso dell’anno, decidano volontariamente di rinunciare al preavviso semestrale.
L’assorbimento delle eccedenze avverrà al maturare dei requisiti di legge per ciascuno dei lavoratori, secondo le certificazioni rilasciate dall’Inps.

Si tratta chiaramente di risparmi aggiuntivi rispetto alle misure già previste in sede di rimodulazione del Piano di riequilibrio finanziario e – secondo le previsioni dell’Amministrazione – “ne anticipano gli effetti benefici sugli equilibri dell’ente, determinando una ulteriore riduzione della dotazione organica”.
La delibera della Giunta, dunque, verrà inviata anche alla Commissione per la stabilità finanziaria degli enti locali, che sta esaminando il piano.

[Fonte: La Sicilia]