Il mezzo della discordia. A Modica si litiga per il pulmino turistico

4

Non ha ancora fatto un mese di servizio e lo shuttle del Consorzio Turistico è già diventato il mezzo della discordia tra gli operatori turistici della città: una discordia che sembra esaurirsi tra gli operatori del quartiere Sacro Cuore, da cui il servizio di navetta resta al momento escluso dato che collega i principali siti monumentali dei centri storici di Modica Alta e Modica Bassa, e tutti gli altri.

Anche se nella lettera aperta inoltrata da alcuni albergatori del quartiere Sacro Cuore ci sono in calce le firme anche di associazioni e commercianti che operano in centro: “Il consiglio d’amministrazione”, si lamentano, rivolgendo le proprie rimostranze al presidente del Consorzio Renato Nuccio: “ha avuto le mani libere, ma per quel che ci è dato sapere, si concretizza unicamente con lo svolgimento di questa attività che non comprendiamo se consista in una duplicazione del servizio pubblico o nella creazione di un sistema per sottrare lavoro a chi già lo svolge (taxi, autonoleggi, ecc.)”.

Questo fronte di operatori va oltre e mette in discussione l’operato del presidente Nuccio, chiedendo la “convocazione della assemblea dei soci con all’ordine del giorno l’apertura di un dibattito sulla gestione dell’organismo e sull’attuazione dei principi statutari e sullo stato di attuazione della redazione del piano pluriennale di marketing territoriale per l’ospitalità e il turismo”.

Secca la risposta di Nuccio: “Ci si contesta l’uso dello shuttle, che non svolge un servizio di trasporto pubblico, bensì a beneficio esclusivo dei turisti al fine di favorire la visita ai monumenti e ai beni culturali della città. L’accusa che ci viene rivolta poi di non aver redatto un piano pluriennale di marketing ci appare vuota nei contenuti: chi ci rivolge questo rilievo dovrebbe sapere che per un piano di questo tipo sono necessarie competenze e un importante investimento.
A parte questo, per la convocazione di un’assemblea dei soci c’è la piena e la sincera condivisione a convocarla in quanto riteniamo che sia quello il luogo deputato ad dibattito, alle prese di posizione e alle decisioni finali”.

E questa la contro replica dei soci del Consorzio Turistico Città di Modica, appena giunta via mail:

Replicano punto per punto i soci del Consorzio, a quanto affermato dal Presidente Nuccio nel corso dell’intervista a Video Uno e nel successivo comunicato stampa.
Respingono fermamente il furbesco tentativo di far passare il documento come attacco politico verso l’Amministrazione e precisano che chi è sotto accusa è lui: Renato Nuccio.
Tornano, dunque, al mittente i tentativi di deviare sul piano politico le divisioni interne al Consorzio che esistono solo ed esclusivamente perché Presidente e Consiglio di Amministrazione non hanno svolto il loro ruolo in nessun senso.
E falso è ciò che afferma Nuccio quando dice che i programmi della nuova Amministrazione in tema di turismo sono diversi rispetto a quelli dell’Amministrazione precedente, infatti, uno dei primi atti che ha firmato Abbate è proprio la convenzione approvata dal precedente Consiglio comunale con il Consorzio, la quale stabilisce quali sono gli obiettivi da raggiungere attingendo ai fondi della imposta di soggiorno.
Ciò testimonia palesemente che la volontà della nuova amministrazione in tema di turismo è in linea con i principi ispiratori del Consorzio. Niente da dire, dunque, contro l’Amministrazione che ha semplicemente riempito di politica gli spazi lasciati vuoti da un consiglio di amministrazione che ha dimostrato, in oltre un anno di reggenza del Consorzio, di non saper programmare nulla autonomamente e di sopravvivere attendendo direttive dall’alto e svilendo totalmente il proprio ruolo.
È il soggetto privato – il Consorzio cioè – che avrebbe dovuto svolgere il ruolo di contraltare della politica facendosi portavoce delle istanze, ma anche dei contributi di idee degli imprenditori del settore. E – paradossalmente – con questo atteggiamento Nuccio non ha fatto un favore a nessuno ma ha danneggiato i privati, il pubblico e, quindi, anche la politica!!
Nuccio dimentica che non è un componente dell’Amministrazione ma il Presidente di un organismo consortile costituito da privati. E questo avrebbe dovuto essere il suo ruolo.
E non è neppure la questione navette – citata in via incidentale – il nocciolo della questione. Il problema non è tanto l’unica cosa fatta – seppur in malo modo – dal Consorzio, bensì tutte le cose non fatte, a partire dal piano di marketing per il quale – afferma il presidente – “sono necessarie competenze e un importante investimento economico”.
Alla luce di queste affermazioni è spontaneo chiedersi: perché Nuccio ha accettato e continua a svolgere il ruolo di Presidente se non condivide neppure il primo obiettivo del Consorzio stabilito dallo Statuto stravolgendo le regole ed impegnando l’organismo nell’acquisto dei pullman, cosa per cui non si pone neppure minimamente problemi di spesa?
Adesso i soci non hanno più dubbi: alla luce delle sue controdeduzioni sarebbe veramente opportuno che valutasse l’ipotesi delle dimissioni immediate dalla carica rivestita.