Faida continua tra un gruppo di tunisini e uno di modicani. Stavolta volano pietre

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È un’escalation di violenza quella che dobbiamo purtroppo raccontare, a Modica.
Perché sta diventando una vera e propria faida tra un gruppetto di nordafricani e uno di modicani che da qualche giorno stanno riempiendo le cronache.

L’ultimo episodio in ordine cronologico si riferisce al tardo pomeriggio di ieri, domenica 14 settembre.
È
 accaduto nel quartiere  SS. Salvatore, proprio alle spalle della moschea.
I tre extracomunitari – arrestati giovedi per aver aggredito un giovane modicano
 che li aveva scoperti mentre erano intenti a rubare un’auto e poi resisi protagonisti di una rissa la sera di sabato 15in Via Albanese, finita con l’accoltellamento del cane di uno dei ragazzi modicani aggrediti – sono tornati nuovamente in azione.

I tre sono andati a completare il lavoro cominciato la sera prima, cercando direttamente a casa uno dei ragazzi che erano in Via Albanese. Appena hanno visto il 30enne modicano, tra l’altro in compagnia di un amico e del figlio piccolo di quest’ultimo, lo hanno aggredito.
Questa volta niente spranghe o coltelli ma grosse pietre che i nordafricani hanno recuperato da un cantiere di lavoro poco distante dall’abitazione e lanciato verso l’uomo.
Il modicano ha ricevuto una pietra in testa, per fortuna solo di striscio, prima di rifugiarsi con l’amico e il ragazzino dentro il portone di casa. Una ferita superficiale per lui ma anche tanto spavento.

Sul posto, gli agenti del Commissariato di Modica che già giovedì aveva arrestato i tre, salvo poi essere costretti a rilasciarli dopo poche ore.
Da quel momento è scattata il folle desiderio di vendetta contro tutti quelli che quel giorno avevano “osato” opporsi ai loro piani. Dalle ultime notizie sembra che i tre abbiano abbandonato la loro residenza attuale nel centro storico della città e siano irreperibili.

E proprio quest’oggi, a seguito degli ultimi episodi criminosi che si sono verificati nel territorio modicano, il sindaco Ignazio Abbate, annunciando l’attivazione di telecamere per la video sorveglianza, ha chiesto al Prefetto di Ragusa Annunziato Vardè la convocazione di un incontro con il Comitato per l’Ordine e la Sicurezza Pubblica.
“A seguito delle ultime vicende di vandalismo e della presenza di bande che hanno seminato paura per i ripetuti furti e le continue liti, ho inviato una missiva al Prefetto per affrontare e risolvere questo problema.
Stiamo lavorando per l’attivazione del sistema di videosorveglianza. Entro la fine del mese, nei punti strategici individuati dalle Forze dell’Ordine, saranno installate 13 telecamere”.