Con l’arcobaleno in campo: Ragusa va in meta contro l’omofobia

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Lo stadio di rugby di via Forlanini, a Ragusa, si è tinto di colori arcobaleno per l’iniziativa “Placchiamo l’omofobia” organizzata dal Rugby Audax Clan e dall’Agedo Ragusa presentano una partita di rugby sui generis per difendere la libertà di genere.

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Il sostegno è arrivato del Comune e di associazioni come Amnesty International e Nemoprofeta. Anche sponsor privati hanno dato un loro contributo. L’iniziativa si è tenuta sabato, per l’intera giornata.
Dalle 10.00, tanti writers hanno arricchito con le loro opere il muro di cinta del campo. Nel pomeriggio, invece, le amichevoli di rugby con la presenza del Cus Catania. Tanti, anche tra i giocatori, coloro che hanno voluto dipingersi i colori della bandiera arcobaleno sul braccio: un segno per dire “no” a una odiosa forma di intolleranza quale è l’omofobia.

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A concludere la serata un breve intervento di Anna Battaglia (che noi avevamo intervistato in occasione della VII Giornata internazionale contro l’omofobia, ndr), responsabile locale dell’Agedo, l’associazione genitori di omosessuali.
Tra i banchetti, oltre a quello di Amnesty e del No Muos, pure quello per rilanciare la petizione per la Casa dei Diritti, uno spazio in cui tante associazioni locali potranno collaborare insieme per affrontare le battaglie in difesa dei diritti delle donne, della solidarietà sociale e delle minoranze, contro ogni forma di discriminazione.
Chiusura di serata in allegria con “I Fratelli La Strada”.