Due anziani, un figlio disabile e la casa all’asta. I Forconi a Vittoria annunciano un Quarantotto.

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Movimento degli Agricoltori e Movimento dei Forconi ancora una volta insieme per una battaglia a difesa dei più deboli e, nel caso specifico, dell’ennesima famiglia disagiata che ha perso la sua prima e unica casa nell’inferno vorticoso delle aste giudiziarie, a causa di un debito irrisorio.

Lunedì 13 ottobre mattina in via del Quarantotto, a Vittoria, arriverà l’ufficiale giudiziario e i due movimenti saranno al fianco della famiglia sfrattata, due anziani con un figlio disabile.
Il duplice obiettivo della protesta è chiaro: nessuno dovrà uscire da quell’abitazione e tutti, a livello nazionale, dovranno sapere quello che sta succedendo a Vittoria.
Questa mattina un primo messaggio è stato lanciato in Piazza del Popolo, dove MDA e Forconi hanno incontrato l’Amministrazione comunale e un gruppo di rappresentanti di studenti delle scuole superiori della città.

forconi_vittoria1La storia della famiglia in questione inizia quando, qualche anno fa, contrae un debito di poche migliaia di euro con una finanziaria.
Il marito, successivamente, perde il suo lavoro in un centro di condizionamento di ortaggi e pagare le rate diventa impossibile. Non solo.

Secondo i protagonisti di questa vicenda, il debito contratto con la banca sarebbe stato ceduto ad un factoring (un soggetto  – spesso una società – che fornisce a un’impresa un insieme di servizi per l’incasso, la gestione e l’amministrazione dei crediti) del quale non si avrebbero più notizie.
“Nonostante la famiglia abbia più volte avanzato ipotesi di accordo” spiega Marcello Guastella, coordinatore dei Forconi a Ragusa e referente del comitato No Aste “non è mai arrivata alcuna risposta e la casa di 90 mq è stata venduta per la cifra ridicola di 12.600 euro, un valore che non la rappresenta per niente! Pertanto, come già in altre occasioni, non appena, lunedì mattina, arriverà l’ufficiale giudiziario, avvieremo la nostra attività di disobbedienza”.

“Se la classe politica lunedì venisse a Vittoria, si renderebbe conto dei fatti sconcertanti che si stanno susseguendo, e non solo dalle nostre parti ma in tutta Italia” ha dichiarato Mariano Ferro, leader dei Forconi. Quest’ultimo ha avuto parole dure per chi ha permesso, all’ARS, l’ennesimo rinvio del DDL sull’impignorabilità della prima casa, redatto dall’assessore alla Trasparenza del comune di Vittoria, Piero Gurrieri, dopo il tragico caso Guarascio.
“La legge sulle esecuzioni immobiliari va rivista perché è indecente, soprattutto per quanto riguarda il tetto al ribasso d’asta. Una casa del valore di 100mila euro non si può vendere a 10mila! Quanto accaduto ieri a Palermo dimostra il menefreghismo allucinante da parte dei nostri parlamentari regionali mentre le sezioni fallimentari dei tribunali sono diventate un mattatoio”.

I parlamentari, questi sconosciuti. Oggi, in Piazza del Popolo, era presente solo il deputato regionale del M5S, Vanessa Ferreri e solo i pentastellati, al momento, hanno garantito la loro presenza lunedì mattina in via del Quarantotto. “Il DDL contro l’impignorabilità della prima casa” ha affermato Ferreri “poteva essere votato già diversi giorni fa. Invece, in aula non si presenta nessuno e le sedute stanno saltando una dopo l’altra. Qualcuno dice che è un DDL inutile ma, a mio modo di vedere, introduce almeno due importanti novità: il problema delle banche e l’impossibilità, per chi non ha la fedina penale immacolata, di prendere parte alle aste. Speriamo che il 15 ottobre possa essere la volta buona per votare il documento”.
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La stessa speranza viene, naturalmente, condivisa da un amareggiato Piero Gurrieri. “Siamo al limite, non si può più aspettare, il tempo delle promesse è finito. L’ARS si attarda ulteriormente con rinvii inspiegabili che danno l’idea di una classe politica fuori dal mondo che ha perso ogni legame con i problemi della sua terra, con i cittadini, i movimenti e le istituzioni. Se nemmeno giorno 15 l’Aula farà il suo dovere, i Deputati sarà meglio che se ne vadano a casa per manifesta incapacità”.

Anche il Sindaco di Vittoria, Giuseppe Nicosia, ha preso parte questa mattina alla manifestazione in Piazza. “Questa vicenda ripropone con forza”, ha detto: “il tema della sospensione delle aste e, poiché certe condizioni possono rendere la prima casa bene non aggredibile, invitiamo sia il Parlamento Regionale, sia, soprattutto, quello Nazionale, ad esaminare immediatamente le proposte di legge che vanno in tale direzione”.