Sul centro di accoglienza a Scicli. Giannone: “La controparte dei neofascisti è un preside?”

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Mentre gli attivisti di Forza Nuova hanno annunciato che domani, lo stesso giorno della manifestazione studentesca organizzata in favore dell’apertura a Scicli del centro di accoglienza per migranti inserito nel progetto Mediterranean Hope della Chiesa evangelica, arriverà a Scicli il coordinatore nazionale Roberto Fiore per tenere, alle 15 all’ex Camera del lavoro, una conferenza a sostegno della tesi completamente opposta e contro “il business mondiale dell’immigrazione”, il dirigente scolastico dell’istituto Quintino Cataudella Enzo Giannone interviene nel merito delle accuse che gli sono state rivolte dalla coordinatrice del movimento politico di estrema destra Maria Borgia, secondo cui il preside, esponente politico del Pd sciclitano, avrebbe condizionato politicamente i propri studenti. “Ho già detto – commenta Enzo Giannone – che non li querelerò e che piuttosto chiederò di andare via da qui, perché sono stanco e stufo di costruire speranze e futuro in un luogo dove fare ciò diventa sempre più difficile e forse impossibile. Quello che vorrei chiedere è: in questa città la controparte dei neofascisti è il preside di una scuola? È forse questa l’unica istituzione che funziona? Dove sono, in questo dibattito, il sindaco Franco Susino, la senatrice Venerina Padua, che va a partecipare sui dibattiti sull’immigrazione a Pozzallo, l’onorevole Orazio Ragusa? Se non ci sono le istituzioni la comunità è morta ed è per questo che sono stufo di lavorare così tanto, alla guida di una scuola diventata modello in tutta Italia, da tutti i punti di vista, in un contesto che è svilente proprio a causa di questo vuoto istituzionale. Per il resto – continua Giannone – quelle di Forza Nuova non sono altro che farneticazioni e la cosa che più mi amareggia è l’offesa alla libertà, intelligenza e maturità dei miei studenti: i ragazzi sono liberi di fare quello che vogliono e se sabato non verranno a scuola, lunedì mattina dovranno giustificare la loro assenza. Mi dispiacerebbe piuttosto se la strumentalizzazione attraverso cui vengo accusato avesse la funzione opposta e che, data la violenza delle loro accuse, sabato andassimo incontro a fenomeni più preoccupanti”.
Intanto nei giorni scorsi presso la chiesa metodista di Scicli si è svolta un’assemblea organizzata dalla Federazione delle chiese evangeliche in Italia proprio per “incentivare il dialogo con quanti in questi giorni hanno raccolto delle firme contro l’apertura del centro”: le firme sono circa 700, ma il comitato che ha promosso l’iniziativa non si è presentato all’incontro. Tra gli intervenuti, il presidente del Consiglio Comunale Guglielmo Ferro ha rimarcato come l’assenza dei firmatari della petizione popolare contro la “Casa delle culture” di Mediterranean Hope sia stata “un’occasione persa e un gesto sminuente verso la sensibilità di tutta la cittadinanza”.