Meno furti e borseggi, più truffe e rapine. Cosa rende Ragusa meno sicura?

2
Tradito dal naso da pugile
Immagine di repertorio

Con 12864 reati consumati nel corso del 2013 e con un incremento del 2,1% rispetto all’anno precedente, la provincia di Ragusa si piazza al 48esimo posto della classifica stilata dal Sole24Ore sulla base dei dati del Ministero dell’Interno, relativamente al trend dei reati nel 2013. Classifica che vede Milano al primo posto (provincia dove, in questo senso, si vive peggio). Nel capoluogo ibleo diminuiscono dell’8,2% i furti in casa, classifica nella quale Ragusa si piazza al 40mo posto, ed i borseggi con circa il 24% ponendo addirittura Ragusa al 101mo posto su 106 province prese in esame. Ma al tempo stesso, sempre secondo le tabelle pubblicate dal quotidiano nazionale, nella provincia iblea si assiste ad un +30% delle rapine e ad un +29,4% delle truffe e delle frodi.

“Parlando come autorità di pubblica sicurezza”, dice il questore di Ragusa Giuseppe Gammino “non può esistere un operatore di polizia che possa cantare vittoria per qualsiasi dato che veda fatti/reato in una provincia: la nostra situazione è totale quando c’è un risultato zero, cosa che è quasi impossibile. Detto questo, se da una parte vediamo diminuire furti in casa e borseggi, per le rapine c’è un incremento del 30%: un fenomeno che guardato come totale non si può mettere a confronto con le città più grosse, ma che come dato percentuale vede un incremento considerevole, al quale però si deve considerare anche il numero degli arresti in più che ne sono scaturiti.
Come polizia di stato passiamo da 2390 persone denunciate o arrestate nel 2012 a 3136 nel 2013.
Questo è un dato statistico incontrovertibile che in queste statistiche non viene messo in evidenza”.

“C’è un piccolo incremento fisiologico dei reati”, commenta il comandante provinciale dei carabinieri di Ragusa, Sigismondo Fragassi: “che è dovuto all’aumento dei reati che si registra a livello generale. Un incremento dei reati che poi è dovuto in gran parte alla crisi economica, soprattutto per ciò che riguarda i reati di natura predatoria“.
Per quanto riguarda i furti in abitazione” prosegue l’ufficiale dell’Arma iblea: “c’è un decremento e questo sta a significare che la maggiore presenza delle forze dell’ordine risulta fondamentale, anche soltanto come deterrente. Noi, tra l’altro, come carabinieri siamo la forza che conta più unità, in provincia di Ragusa sono 382 e a livello nazionale l’Arma dei carabinieri persegue l’82% dei reati. In provincia di Ragusa si passa al 78%. Anche nella classifica che riguarda i borseggi – mette in evidenza il tenente colonnello Fragassi – la maggiore presenza dei servizi esterni sul territorio fa sì che ci sia un decremento che arriva al 24%.
Aumentano però le rapine, soprattutto per via dei soggetti criminali che vengono dalle province vicine per commettere questo tipo di reati, così come aumentano le truffe e le frodi. Quest’ultimo dato, può essere riferito al fatto che prima non si denunciava e adesso invece la gente ha imparato a sporgere denuncia. Ritengo, complessivamente, che l’andamento nazionale sia ben più grave, rispetto a quello della provincia di Ragusa”.

[Fonte: La Sicilia]