Novità per le imprese a Modica: le unità produttive si potranno frazionare

4
giorgio belluardo

I limiti che riguardano le possibilità di frazionamento o mutamento di destinazione d’uso degli immobili nati come unità produttive hanno finora rappresentato un problema non indifferente per molte imprese modicane, che hanno nel tempo presentato un certo carico di richieste allo Sportello Unico per le Attività Produttive del Comune di Modica, nella maggior parte dei casi al fine di ottenere la suddivisione della propria struttura in due o più unità con specifica individuazione catastale.

Questa possibilità è stata a lungo impedita, con il conseguente risultato che molti immobili sono rimasti inutilizzati, per la difficoltà di risolvere la questione del frazionamento da un punto di vista strettamente tecnico-giuridico.
Per questo l’Amministrazione comunale ha deciso, nei mesi scorsi, di approfondire la questione chiedendo un parere ad un professionista e a questo scopo il sindaco Ignazio Abbate ha dato un incarico all’avvocato Ignazio Scuderi, che nei giorni scorsi ha depositato la propria relazione, ora acquisita dalla Giunta municipale al fine di applicarla a tutti i casi in sospeso.

“Il parere dell’avvocato Scuderi, della cui consulenza non abbiamo potuto fare a meno, trattandosi di una questione così delicata” spiega l’assessore all’Urbanistica Giorgio Belluardo “è molto articolato e fa una distinzione tra i diversi casi, ma attraverso una serie di approfondimenti di ordine urbanistico e legislativo, certifica che nella maggior parte di essi è possibile procedere a questi frazionamenti.
È una questione che nel tempo ha riguardato molte imprese e attività produttive, soprattutto in zona agricola, che magari hanno a disposizione capannoni molto grandi che, in tempo di crisi economica, non riescono più a sfruttare per la propria attività. In questi casi, il frazionamento apre alla possibilità di far sì che la parte non sfruttata di questi immobili possa essere ceduta, affittata o comunque destinata ad un’altra attività. E questo ha la duplice valenza di non lasciare strutture abbandonate e anche, di conseguenza, di ridurre il consumo del suolo su nuovo territorio. Inoltre sarà possibile sfruttare questi immobili, con un vantaggio sia per i proprietari sia per le nuove imprese, facendo sì che col tempo anche questa decisione possa produrre nuovo reddito e posti di lavoro“.

La Giunta ha deliberato “di condividere il parere espresso dall’avvocato Ignazio Scuderi” e ha dato mandato a responsabile del settore Urbanistica, l’architetto Salvatore Monaco, di procedere alla sua “immediata applicazione”.