Comiso: presentata in Consiglio la relazione annuale

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Presentata ufficialmente durante la seduta consiliare del 26 novembre, la relazione sull’attività svolta dall’amministrazione comunale dal 24 giugno 2013 ad oggi. Un documento corposo strutturato per aree, settori e servizi, di cui si descrive dettagliatamente tutta l’attività espletata. Il sindaco Filippo Spataro, riassumendo per argomenti, ha spiegato a riguardo:

“Con questa relazione, avente a oggetto l’attività svolta dal 24 giugno 2013, giorno della mia elezione a Sindaco, ad oggi, non intendo solo assolvere a un adempimento normativo, in ottemperanza di quanto previsto dalla L.R. 7/92 e successive modifiche ed integrazioni, ma adempiere ad una esigenza di informazione e dialogo tra l’amministrazione comunale e la cittadinanza intera.Il dialogo con i cittadini e la loro costante informazione sull’attività amministrativa è stato infatti uno dei punti fondamentali del programma amministrativo presentato agli elettori. Per l’amministrazione tale dialogo costituisce la via da seguire con determinazione per svolgere il ruolo di amministratori al servizio della collettività. Lo slogan “ora si cambia”, usato in campagna elettorale, racchiude l’impegno di tutta l’amministrazione ad attuare metodi nuovi nel governo della città, fondati su principi di trasparenza ed etica e caratterizzati da una presenza quotidiana al fianco dei cittadini e da una costante ricerca di partecipazione e coinvolgimento nell’amministrazione della città, di tutte le forze della società civile presenti nel tessuto sociale, culturale, produttivo ed economico della città stessa. Nel primo anno di amministrazione abbiamo quindi operato per garantire puntualità e ascolto quotidiano delle esigenze della città, ponendoci come interlocutori presenti e costanti per tutti i cittadini. Il primo anno dell’attività amministrativa di questa Giunta Comunale è stato anche caratterizzato dalle enormi difficoltà economiche e amministrative tipiche di un Ente in dissesto finanziario.
Già durante il primo anno di attività – continua il primo cittadino – abbiamo avuto la conferma di quanto siano numerose e gravi le emergenze della città e quanto lungo sia ancora il percorso per superarle in maniera piena e definitiva. Tuttavia, come annunciato durante la campagna elettorale, durante il primo anno abbiamo gettato le basi per un generale progetto di rilancio e risanamento complessivo, costituito da tanti singoli progetti già avviati o da avviare a breve.
Nel contesto sopra descritto, l’Amministrazione Comunale, con notevole sforzo e sacrifici anche da parte dei cittadini su cui si riversa il peso degli obblighi normativi ed economici imposti per legge dal dissesto finanziario, ha individuato in maniera chiara gli obiettivi prioritari, riuscendo a garantire, e spesso migliorare, tutti i servizi essenziali per i cittadini, attuando nel frattempo tutte le azioni necessarie al risanamento economico/finanziario dell’Ente nel breve periodo e pianificando programmi, opere ed interventi, anche di medio/lungo periodo, compatibili con il dissesto finanziario. Non a caso una grande attenzione è stata riservata ai costi sostenuti dall’ente negli ultimi anni ed alla programmazione di interventi atti a ridurne l’ammontare e la variabilità: il sistema del “Global Service” per le manutenzioni, un esempio su tutti, fissa infatti un costo fisso inferiore al costo medio annuale riscontrato nei 5 anni precedenti, eliminando anche le cifre sborsate a seguito di contenziosi o danni procurati.
La normalizzazione contabile dell’Ente – spiegato ancora il sindaco – non è la sola criticità strutturale ereditata. La macchina comunale, infatti, oggetto di una forzata riorganizzazione con la contrazione delle Aree e dei Dirigenti, non era, al mio insediamento, in condizioni tali da garantire neppure l’ordinaria amministrazione. Abbiamo dovuto procedere ad una revisione del Regolamento degli Uffici e dei Servizi e ad una sistemazione progressiva dell’organigramma dell’Ente per assicurare standard di efficienza e produttività degli uffici in grado di assicurare il soddisfacimento delle istanze dei cittadini. L’impossibilità di attuare il turnover, per il blocco delle assunzioni o delle integrazioni orarie del personale, non ha fino ad oggi consentito di raggiungere l’organizzazione ottimale che prevediamo di mettere in atto. La prossima approvazione del bilancio stabilmente riequilibrato consentirà di completare i vuoti in dotazione organica e completare la riorganizzazione effettiva degli uffici. In affiancamento alla riorganizzazione è già stato avviato il programma di automatizzazione e digitalizzazione del protocollo comunale e delle comunicazioni interne, così da favorire la celerità dei tempi di smistamento della corrispondenza interna e delle risposte agi cittadini da un lato e da garantire l’archiviazione di tutti i flussi documentali dell’Ente dall’altro, risolvendo un grave problema organizzativo interno riscontrato già all’indomani del mio insediamento. Si è proceduto inoltre all’elaborazione e adozione di strumenti regolamentativi delle procedure interne dell’Ente, mettendo ordine e fornendo procedure certe a processi gestiti in passato senza precise direttive o disposizioni ma approssimativamente. Questo nell’ottica della massima trasparenza e della tutela della correttezza di procedure e procedimenti oggi facilmente verificabili.
Per quanto riguarda le opere pubbliche, pur in assenza di bilancio e della possibilità di indebitamento per investimenti ed in presenza di una congiuntura economica negativa che molto ha penalizzato le entrate comunali proprie, si è intrapresa una precisa programmazione per la risoluzione di alcune criticità endemiche del nostro territorio e per l’avvio di opere di sviluppo strategico a supporto della nostra economia. Abbiamo coniugato il recupero di finanziamenti avviati dalla precedente amministrazione nel sacrosanto dovere di completarne l’azione intrapresa nell’interesse dei cittadini, ma a questo abbiamo aggiunto nuove opere finanziate a tempo di record, nuovi progetti in lizza per finanziamenti importanti con un occhio particolare alle scuole, dove si formano le future classi dirigenti della nostra città e del nostro Paese. Parlo del finanziamento dei lavori alla Scuola Verga, del finanziamento dell’area attrezzata per la protezione civile nei pressi del COM, della progettazione di una nuova scuola materna, del recupero dei finanziamenti e dell’avvio della realizzazione del polivalente di c.da Crocilla e della Fabbrica dell’accoglienza, del completamento dell’iter per la messa in sicurezza antisismica delle Scuole Verga e De Amicis, dello sblocco dei lavori dell’asilo Monserrato, del completamento del Centro diurno per disabili. E questi sono solo alcuni esempi cui aggiungere la rielaborazione dello studio di Fattibilità per il cimitero di Pedalino, che oggi comprende anche l’allargamento del cimitero di Comiso, la cui gara sarà pubblicata entro l’anno e il cui primo lotto sarà realizzato entro il 31 dicembre 2017.
A tutto questo – ha aggiunto Spataro – bisogna aggiungere l’adozione del Piano Regolatore Generale, fondamentale per ridare slancio in maniera sostenibile all’edilizia nella nostra città. Sono orgoglioso di quest’ultimo risultato da un lato perché finalmente sblocca un collo di bottiglia che Comiso si trascina da anni, dall’altro perché è simbolica del mio approccio, e di quello della mia maggioranza, all’amministrazione della Cosa Pubblica. Non abbiamo esitato un istante, di fronte a difficoltà di ordine politico, a fare un passo indietro a adottare lo schema di piano elaborato da chi ci ha preceduto, anteponendo alle nostre idee di sviluppo gli interessi superiori della cittadinanza. Ci sarà tempo, in futuro, per programmare e realizzare le nostre idee e i nostri programmi, non era questo il momento, non era questa la congiuntura, non era questo il tempo per affermare numeri, maggioranze, idee azzerando tutto e ricominciando da zero. Troppi cittadini avrebbero patito scelte legittime e giuste ma che avrebbero avuto effetti collaterali insostenibili per la città.
E su questa linea continueremo, consapevoli che il tempo della campagna elettorale, delle schermaglie e della propaganda è finito e ricomincerà a fine mandato, con la nuova campagna elettorale. Per adesso è tempo di lavorare, ascoltare e concertare. Proprio la concertazione è stata la cifra delle nostre decisioni: regolamenti per i tributi locali, interventi nelle aree di insediamento produttivo, attività di intrattenimento, manifestazioni, disposizioni per l’attività cimiteriale, regolamentazione e posizionamento dei mercati cittadini, sono tutti stati discussi, illustrati e concordati con le associazioni di categoria, sindacali e datoriali, e con i cittadini, così da garantire il recepimento delle istanze accogli bili e la massima soddisfazione possibile per i destinatari di ogni singolo provvedimento”.
Descrizione anche per quanto concerne l’attività svolta per l’aeroporto “Pio LaTorre” di cui il comune di Comiso è socio al 35%.
“ L’apertura dello scalo – ha dichiarato Filippo Spataro – sebbene il primo anno di attività sia stato molto soddisfacente, non basta ad assicurarne la crescita, lo sviluppo, la sopravvivenza. Per questo motivo è stata necessaria un’azione di monitoraggio ed una interlocuzione costante con i vertici del socio privato, per concordare una linea di azione che assicurasse allo stesso aeroporto, e per esso al territorio ibleo, sicure prospettive di sviluppo. L’inserimento nel Piano Nazionale Aeroporti, presupposto necessario al trasferimento dei costi dei controllori di volo allo Stato Nazionale, costituisce forse il successo maggiore dell’azione politica svolta a supporto della crescita dello scalo. Un avvenimento per nulla scontato, vista la riduzione del numero degli aeroporti di interesse nazionale in esso inseriti, per il quale è stato necessario lavorare a stretto contatto con le autorità civili e istituzionali più elevate. Autorità istituzionali che hanno seguito con affetto e interesse la vicenda dello scalo comisano, come abbiamo avuto modo di constatare direttamente in occasione del 7 giugno 2014, quando, in occasione del ripristino dell’intitolazione a “Pio La Torre”, persino il Presidente del Senato, unitamente al Ministro della Giustizia e al Presidente della Regione, tra gli altri, ha testimoniato l’importanza di questa struttura nel panorama nazionale e quale volano di crescita per l’intero sud est della Sicilia. All’attenzione per l’aerostazione si unisce poi quella per la riqualificazione dell’area a essa antistante, concessa dalla Regione al Comune di Comiso, per la quale è stato elaborato un Piano di utilizzo che a breve sarà sottoposto all’attenzione della città e dei consiglieri comunali. Nelle more si è proceduto a regolarizzare le concessioni a titolo gratuito trasformandole, visto lo stato di dissesto dell’Ente, in concessioni a titolo oneroso. E’ stato inoltre varato un regolamento comunale per la concessione di tali strutture a privati, così da assicurare la messa a reddito e soprattutto la manutenzione ordinaria degli immobili, a forte rischio degrado. L’obiettivo perseguito è quello di rendere, nel giro di un paio di anni, l’area accogliente e riqualificata, assicurando da un lato servizi complementari all’aerostazione e dall’altro una prima impressione gradevole a chi, per la prima volta, si affaccia nel nostro territorio. Il lavoro svolto – ha concluso il sindaco – viene ovviamente lasciato alla valutazione dei cittadini, con la consapevolezza di aver contribuito con tutte le nostre forze per riportare a Comiso condizioni di normalità amministrativa”.

Relazione annuale dell’Amministrazione