Influenza, il picco a metà febbraio. Ecco come prevenirla

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Come se non fosse già abbastanza la tristezza che il “blue Monday” ci sta lasciando addosso, ecco un’altra bella notizia: è in arrivo il picco dell’influenza.

La aspettavano tutti a dicembre, ma adesso i dati che arrivano dall’Istituto Superiore di Sanità lasciano intendere che ci siamo. Il virus è arrivato e fa sul serio. L’apice è previsto a metà febbraio e i sintomi, inutile dirlo, sono i soliti: mal di testa, febbre, dolori muscolari, problemi respiratori, malessere generale, mal di gola e tosse.

I disturbi possono essere lievi o particolarmente fastidiosi, ma nella maggior parte dei casi tutto si risolverà in pochi giorni, una settimana al massimo.

Importante sarà curarsi bene, soprattutto se si è soggetti appartenenti a fasce deboli, bambini e/o anziani, e, una volta sconfitto il virus, rimettersi bene in forze, perché la malattia può lasciare un senso di stanchezza o di debolezza generalizzata che può protrarsi anche per parecchie settimane lasciando le porte aperte alle ricadute.

La cosa migliore, naturalmente, sarebbe evitare di contrarre il virus e, fra le regole per proteggersi al meglio dall’influenza, ce n’è una che riguarda l’abbigliamento: copritevi con tessuti che permettano di trattenere il calore, meglio se il cotone a contatto con la pelle e la lana sopra. No ai capi troppo attillati, si alla tecnica “a strati” e alle sciarpe che, oltre a proteggere le vie respiratorie superiori, possono essere usate per coprire la bocca e non entrare in contatto con virus e batteri.

A casa, soprattutto a fine giornata, può essere utile liberarsi delle tossine concedendosi, che è pure molto piacevole, un bel bagno caldo al posto della classica doccia veloce. Nella vasca si possono anche sciogliere piante balsamiche utili all’apparato respiratorio e alla pelle, come la lavanda, l’eucalipto o un estratto di artiglio del diavolo, che svolge un’importante azione antinfiammatoria.

E’ essenziale, inoltre, arieggiare bene gli ambienti della casa in cui si trascorre la maggior parte del tempo.

Fondamentale, come sempre, è migliorare le difese immunitarie dell’organismo attraverso l’alimentazione, che dovrà essere particolarmente ricca di minerali e vitamine. Prima, però, di fare la solita scorta di arance è bene che sappiate che un altro frutto, la papaya, ne contiene una quantità 4 volte maggiore mentre l’alimento che, in assoluto, sembra contenere più vitamina C è il peperoncino verde. Con lui, nella classifica degli alimenti che ne contengono di più, troviamo il peperoncino rosso e i peperoni, il frutto esotico Guaiave, timo e prezzemolo, verdure a foglia verde scura come cavolo, senape e crescione, broccoli e cavolfiori, kiwi e fragole.

E se poi, nonostante tutto, il virus vi becca, pazienza. Se non siete un soggetto a rischio ricordatevi che, come ogni cosa, dovrà fare il suo corso. Inutile, quindi, imbottirsi di medicine, soprattutto senza la prescrizione medica e meglio evitare gli antibiotici se non c’è la febbre.

Il modo migliore per guarire presto ed evitare complicazioni è rimanere a letto, per qualche giorno, in un ambiente confortevole, bere molti liquidi (soprattutto se c’è febbre) e seguire un’alimentazione leggera e nutriente.

Contro la febbre, gli antipiretici più usati sono i soliti: paracetamolo e acido acetilsalicilico, da assumere rispettando i dosaggi e le modalità di somministrazione indicati sulla confezione o consigliati dal medico.

Per alleviare gli altri sintomi dell’influenza si può ricorrere ai comuni farmaci antinfiammatori non steroidei (FANS) oppure a sciroppi e spray decongestionanti nasali.