Protesta Anci, l’opposizione chiede al sindaco Abbate di dare il “buon esempio”

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Immagine di repertorio

Il Consiglio comunale di Modica approva l’ordine del giorno stilato dall’Anci. Un voto che l’opposizione a Palazzo San Domenico intende caricare di ulteriori significati, chiedendo innanzitutto all’Amministrazione comunale di dare il “buon esempio”, attraverso scelte utili a salvaguardare l’equilibrio finanziario.

I consiglieri Michele Colombo, Ivana Castello, Andrea Caruso, Carmelo Cerruto, Giovanni Spadaro, Vito D’Antona e Massimo Puccia, attraverso una nota spiegano:

Che ieri sera l’ordine del giorno stilato dall’Anci e sottoposto al voto di molti Consigli comunali andasse approvato non c’erano dubbi: il Comune di Modica sa più di altri che cosa significa arrivare ad un passo dal dissesto finanziario e avere l’esigenza di trovare nei livelli superiori di Governo misure di sostegno e non certo di ulteriore penalizzazione.
Ma proprio per questo, proprio perché il Comune di Modica ha attraversato persino prima degli altri il periodo di più grave crisi finanziaria e i sacrifici per allontanarsene sono già pesantemente ricaduti sulle spalle di lavoratori e cittadini, proprio perché dovrebbe essere condiviso innanzitutto lo sforzo di uscirne in modo definitivo, ieri sera l’opposizione ha preso una posizione ancora più precisa: chiediamo ai Governi regionale e nazionale di assumere decisioni che risultino sostenibili per il nostro Comune e i nostri concittadini (è il caso dell’Imu agricola) e che consentano all’ente di continuare ad offrire servizi efficienti, ma chiediamo innanzitutto alla nostra Amministrazione comunale di dare il “buon esempio”, attraverso scelte utili a salvaguardare l’equilibrio finanziario.

Come abbiamo già annunciato ieri sera in aula, dunque, dopo aver votato l’ordine del giorno dell’Anci Sicilia, consentendo al Consiglio di assumere al riguardo una posizione unanime, presenteremo subito un nuovo ordine del giorno che vada in questa direzione.
In particolare la controproposta che rilanciamo al sindaco e che ci auguriamo possa, al pari della prima, trovare condivisione, impegnerà l’Amministrazione a provvedere all’azzeramento dei consulenti e degli esperti nominati a carico del Comune, con conseguente ricorso alle risorse umane presenti nella pianta organica, all’azzeramento delle spese per le missioni degli amministratori, alla drastica riduzione spese non obbligatorie e indispensabili (con un taglio almeno del 50%) rispetto all’anno 2014, alla riduzione del 30% gettone di presenza dei consiglieri.

Queste misure, peraltro, sarebbero perfettamente coerenti con il Piano di Riequilibrio finanziario con cui già due anni fa il Comune di Modica si è purtroppo dovuto impegnare a concludere il risanamento, mantenendo la spesa dentro paletti precisi: qualunque tipo di spreco (e non parliamo certo delle spese che riguardano i servizi da assicurare ai cittadini!) andrebbe contro questi obblighi ma anche contro qualunque altra recriminazione il sindaco, l’Amministrazione o il Consiglio volessero rivolgere al Governo.
In un’ottica di coerenza invitiamo sin d’ora i nostri colleghi della maggioranza ad andare per una volta oltre le logiche di contrapposizione e a valutare nel merito la coerenza della nostra proposta, che ci auguriamo a breve possa essere discussa in aula.