La protesta Anci torna all’interno del Consiglio comunale di Ragusa

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La protesta Anci, riguardante la “Drammatica situazione economica dei Comuni siciliani”, ha caratterizzato la seduta del Consiglio comunale di Ragusa. Ieri sera si è votato un ordine del giorno presentato dal presidente Giovanni Iacono in adesione alla mobilitazione indetta dall’Associazione dei Comuni siciliani, partecipando alle prossime azioni di protesta e di comunicazione rivolte ai cittadini.

I trenta eletti a Palazzo dell’Aquila hanno auspicato quindi la costituzione di un Tavolo permanente di concertazione tra Stato, Regione siciliana e Comuni dell’isola per affrontare la grave crisi finanziaria. Attraverso il documento si chiede al Governo regionale di erogare tempestivamente agli Enti locali le risorse relative al 2014 e di mantenere inalterato il livello dei trasferimenti per il 2015, oltre ad avviare, di concerto con l’Anci Sicilia, una effettiva riorganizzazione del Governo del territorio che consenta di dar vita ai Liberi Consorzi di Comuni ed alle tre Città metropolitane, uscendo dalla prolungata impasse relativa ai commissariamenti delle ex Provincie. Al Governo nazionale invece di chiede la modifica della norma che ha rivisto il regime di esenzioni dall’IMU terreni agricoli, con particolare riferimento all’imposta relativa al 2014.

La discussione attorno all’IMU è proseguita. Il Consiglio comunale, coi soli voti della maggioranza, ha infatti approvato la delibera di Giunta n. 49 del 5 febbraio sull’IMU agricola. Una presa d’atto in sostanza, visto che l’imposizione della tassa è stata fatta dal Governo nazionale senza nessuna possibilità per i consiglieri di incidere sulle dinamiche di applicazione né sull’aliquota che è pari al 7,6 per mille. La scadenza rimane per il 10 febbraio, anche se si attende un ennesimo pronunciamento del TAR per il 18 che potrebbe cambiare ulteriormente le cose.

Infine in Aula ha provveduto alla nomina, all’interno dei consiglieri iblei, di quattro rappresentanti all’interno dell’Osservatorio permanente sulla tassa di soggiorno. I voti sono andati a Tringali e Castro per la maggioranza, D’Asta e Lo Destro per l’opposizione.