A Vittoria scompare una 15enne. La madre denuncia il rapimento, la Polizia chiarisce

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L’allarme è scattato alle 21.30 di venerdì 13, sera, quando una signora italiana ha telefonato alla centrale del Commissariato di Polizia di Vittoria chiedendo aiuto per conto di una famiglia di origini tunisine che denunciava la scomparsa di una ragazzina quindicenne. Se ne ipotizzava addirittura il rapimento da parte di alcuni giovani giunti a casa. La Polizia, dopo una complicata serie di approfondimenti, ha chiarito tutto. La mediazione di un Ispettrice di Polizia ha convinto la ragazzina a tornare a casa e a riappacificarsi con la madre. All’alba di sabato era tutto finito.

I dettagli nel comunicato inviato dal Commissariato di Pubblica sicurezza di Vittoria. Ecco come è andata:

Dopo aver ricevuto la segnalazione, le Volanti immediatamente si sono recate a casa della presunta vittima, in una zona centrale cittadina. Sul posto il caos più totale: la madre della ragazza che si graffiava il volto attorniata dai tanti parenti. Difficilissimo stabilire i contatti dato che tutti parlavano arabo. I poliziotti intervenuti, quindi, hanno per prima cosa cercato di stabilire un po’ di calma e rintracciato una donna tunisina che potesse fungere da interprete, grazie alla quale si sono potute assumere le prime informazioni.
Una famiglia tutta al femminile. La madre separata dal marito che assieme a due figlie è in Tunisia, lei qui in Italia con altre due figlie minori.
La madre era stata fuori casa ed al ritorno non aveva trovato la figlia B.H.M. quindicenne; aveva chiesto ai vicini ed aveva saputo che intorno alle 18 era stata vista sostare dinanzi casa un’auto con dei ragazzi. Poi non era più chiaro se la ragazzina fosse salita spontaneamente a bordo del veicolo, perché conosceva bene i ragazzi, oppure se fosse stata prelevata con la forza. Gli Agenti hanno controllato bene dentro casa e non hanno trovato i documenti della ragazzina, in particolare il suo passaporto che non era dove la madre lo aveva conservato.
A quel punto si è cominciato a pensare che potesse essere stato un volontario allontanamento della ragazza che, contattata al suo telefono cellulare, non rispondeva.
Le pattuglie intanto la ricercavano in tutti i luoghi solitamente frequentati dai giovani ed in quelli dove alcuni coetanei connazionali avevano riferito che frequentasse di solito. Dopo decine di chiamate telefoniche con amici e parenti, peraltro tutte in arabo e mediate dalla collaborazione dell’interprete, si è riuscito infine a parlare con la giovane scomparsa, che riferiva di essere in profondo disaccordo con la madre e di essersi allontanata volontariamente, non volendo più fare rientro in casa.
La mediazione di un Ispettrice di Polizia ha tuttavia indotto la ragazzina a più miti convincimenti, tant’è che si è fatta trovare da sola in piazza del Popolo dove si è affidata alla Poliziotta. Infine il ritorno a casa dalla madre e la riappacificazione. All’alba di oggi era tutto finito.
Una dettagliata informativa sarà indirizzata alla Procura della Repubblica per i Minorenni ed ai Servizi Sociali del Comune.