Rissa allo stadio di Vittoria durante la partita contro il Paternò: scattano 15 denunce

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Si sono concluse le indagini svolte dalla Polizia del Commissariato di Vittoria per fare chiarezza sui disordini verificatisi  lo scorso 22 marzo durante la partita contro il Paternò, valevole come gara ufficiale del campionato regionale di eccellenza girone B.

I fatti, di una violenza inaudita, si verificarono mentre le due formazioni raggiungevano gli spogliatoi, alla fine del primo tempo. Il secondo non si giocò nemmeno, e il match fu poi dato perso a tavolino per 3-0 ad entrambe le formazioni. A seguito della mega rissa arrivò, qualche giorno dopo, la decisione del Giudice Sportivo in merito alle squalifiche, ma di certo il tutto non poteva essere archiviato solo in questo modo.

All’interno del comunale Titta Cosimo erano, infatti, presenti numerosi agenti, che hanno evitato che la situazione degenerasse, e cineoperatori della polizia scientifica che, in queste settimane, hanno visionato i filmati ripresi dalle telecamere, in primis quella di vigilanza, installata proprio all’ingresso del seminterrato degli spogliatoi dello stadio di Vittoria. Le immagini sono state immediatamente messe a disposizione dal presidente della società, Salvatore Barravecchia, che ha collaborato con le forze dell’ordine senza problemi.

Adesso sono arrivate le decisioni. La Polizia di Vittoria ha individuato ed identificato quindici persone, dieci del Vittoria e cinque del Paternò. Dei biancorossi si tratta di tutti gli atleti entrati in campo, che hanno giocato o che erano in panchina; del Paternò, oltre a quattro giocatori, anche un accompagnatore. Tutti sono stati denunciati alla Procura della Repubblica di Ragusa e dovranno rispondere di rissa aggravata.

Il bilancio di quella terribile rissa nel sottopassaggio, lo ricordiamo, fu di due feriti, ma avrebbe potuto essere molto più grave se fossero stati coinvolti i tifosi. Alcuni di questi, infatti, dai rispettivi settori, hanno visto e intuito ciò che stava accadendo (del resto, le urla erano ben udibili) e hanno cercato di accalcarsi a ridosso delle recinzioni nel tentativo di scavalcare.

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Per tali motivi, il fascicolo utilizzato dalla polizia per arrivare alle denunce delle 15 persone è stato inviato, oltre che alla Procura, anche alla Divisione Anticrimine della Questura di Ragusa, che valuterà l’adozione di provvedimenti interdittivi quali il DASPO.