Montalbano torna nella sua Vigata, e trova il Prefetto e i Commissari veri di Scicli

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Il (non più giovane) Commissario Montalbano si riprende la sua stanza al Comune di Scicli. Tanto più che, almeno per i prossimi 18 mesi, non toglierà nemmeno la poltrona ad alcun sindaco e potrà invece, attraverso gli episodi della fiction, dare una mano a questa città a difendere ciò che di positivo resta ancora legato alla sua immagine. La stanza al momento disoccupata, lasciata a dicembre da Franco Susino, sarà per un po’ quella del “Commissario di Vigata“.

In questi giorni Luca Zingaretti è ritornato a Scicli, dove il set della fiction si è trasferito dopo diversi giorni di riprese nel centro storico di Noto. E nelle vesti del Commissario Montalbano ha stretto la mano ad un altro Commissario, Ferdinando Trombadore, che tuttavia sta per lasciare il Comune di Scicli per lasciare il posto alla triade commissariale nominata dal Prefetto Annunziato Vardè (Tania Giallongo, vice prefetto di Enna, Antonietta D’Aquino, vice prefetto di Messina e Gaetano D’Erba, dirigente di seconda fascia della prefettura di Siracusa).

Zingaretti, Trombadore e Vardè si sono incontrati sabato mattina al Comune, con il regista Alberto Sironi e il produttore esecutivo Gianfranco Barbagallo.  Scicli torna a essere set del commissariato grazie al patrocinio che l’amministrazione Susino ha concesso alla Palomar in un’ottica di valorizzazione della città e di promozione turistica del territorio.

Come si ricorderà, infatti, nei mesi scorsi Carlo Degli Esposti della Palomar aveva messo in dubbio di voler continuare a girare in Sicilia, in mancanza di un adeguato sostegno da parte della Regione e delle istituzioni locali, ma poi era stato trovato l’accordo per far sì che il Commissario Montalbano non andasse a portare altrove la propria “fortuna”.