Ecco chi sono i commissari di Scicli. E in città si prepara il ricorso al Tar contro lo scioglimento

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Scicli, il Tar decide su atti della commissione prefetizia

Ad una settimana esatta dalla deliberazione del Consiglio dei Ministri che ha sciolto il Comune di Scicli per infiltrazioni mafiose, il prefetto di Ragusa, Annunziato Vardè, ha nominato i tre commissari che reggeranno per 18 mesi il Comune.

Cessa così dall’incarico il vice prefetto Ferdinando Trombadore che ha retto il Comune dalle dimissioni dell’ex sindaco Franco Susino a oggi.
Gli subentrano Tania Giallongo, vice prefetto di Enna, Antonietta D’Aquino, vice prefetto di Messina e Gaetano D’Erba, dirigente di seconda fascia della prefettura di Siracusa.

Nel frattempo, però, agli sciclitani proprio non va giù il boccone amaro dello scioglimento. E le dichiarazioni di domenica del Governatore Rosario Crocetta – che, a Scicli in visita personale, ha fortemente criticato la scarsa voglia di cambiamento della classe politica cittadina – hanno aggiunto legna al fuoco.

Così lo stesso gruppo che nelle scorse settimane aveva promosso la petizione popolare “Gli sciclitani non siamo mafiosi”, inviata al Presidente della Repubblica, al Premier e a tutto il Governo, ora prepara il ricorso al Tar contro lo scioglimento. “Anche le dichiarazioni di Crocetta”, spiega il portavoce del comitato, l’ex assessore Giampaolo Schillaci: “costituiscono ulteriore dimostrazione che il verdetto su Scicli è prettamente politico e saranno certamente utili nel ricorso al TAR che la Città sta approntando”.