Giorgio Mirabella aderisce a Forza Italia

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“Dinnanzi quanto imposto dalle modifiche allo Statuto consiliare e rispetto la stringente necessità di eliminare la formazione del monogruppo consiliare, ho aderito ufficialmente al gruppo di Forza Italia”. E’ quanto affermato nel pomeriggio del 3 giugno, nel corso dei lavori d’aula, dal consigliere comunale Giorgio Mirabella.

“L’esperienza di Idee per Ragusa è stata di grandissimo spessore, proprio perché incarnava il valore civico di una lista nata da persone che avevano voglia di dare il proprio apporto alla città. Abbiamo messo in campo idee e progetti. In ogni caso è mia intenzione proseguire il percorso intrapreso due anni fa, con il progetto di Idee per Ragusa, all’interno del gruppo consiliare di Forza Italia.
Il passaggio è stato compiuto sulla scorta di un solco già noto. Ricordo che ho mosso i miei primi passi in politica, nell’esperienza di consigliere di quartiere, proprio in Forza Italia. Le vicissitudini che si sono susseguite, mi hanno indotto a compiere un passo indietro e a sperimentare altri progetti politici all’interno di un gruppo coeso e unito a cui devo il mio primo ingresso in consiglio comunale nella passata legislatura e la riconferma in quella attuale. Il percorso che ci ha portato a creare Idee per Ragusa, su intuizione del suo fondatore Ciccio Barone, rimane ben saldo perché ancora non si è concluso e come convenuto spero di poterlo ancora compiere all’interno del gruppo consiliare di Forza Italia. Per formazione ed ideali, l’ingresso in questo soggetto partitico mi è sembrata la scelta più congeniale e di grande libertà di intenti. Tuttavia – conclude Mirabella – al di là della nuova esperienza che mi appresto a vivere all’interno dell’aula consiliare, mi sembra doveroso fare una considerazione rispetto la modifica dello Statuto. Non è in questo modo che si potrà attuare un risparmio a favore dell’Ente e rendere i lavori d’aula e nelle commissioni più fluidi. Ho detto, e continuo a sostenere, che tali modifiche sarebbero dovute entrare in vigore dalla prossima legislatura, quando era noto che erano stati aboliti i monogruppi. In corso d’opera, ritengo sia stata una scelta scellerata e non democratica. Mettere insieme consiglieri che magari hanno una storia e un percorso differenti, ritengo sia lesivo della dignità di ciascuno ed anche nei confronti degli elettori che hanno votato e ci hanno dato fiducia. Spesso abbiamo assistito, anche in questa aula, a forti reprimende sui cambi di casacca. In questo caso c’è stato imposto dalla maggioranza consiliare”.