Scappa da casa con le tre figlie, a Vittoria una 20enne fa arrestare il marito violento

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arresto polizia

Si è presentata spontaneamente in Commissariato, affidandosi ad un Ispettore di Polizia e raccontando, nonostante la giovanissima età, 20 anni appena, una lunga storia di violenze, maltrattamenti e soprusi. Anche questa volta, come già accaduto tre settimane fa, la donna è compagna di una persona nota alle forze dell’ordine e, nello specifico, di un pluripregiudicato e sorvegliato speciale di Pubblica Sicurezza di 24 anni, vittoriese.

La ragazza, madre di tre figli in tenera età nonostante sia lei stessa giovanissima, ha sporto querela nei confronti del compagno violento per lesioni, minacce e maltrattamenti in famiglia e ha riferito che i maltrattamenti sono iniziati circa sei anni fa, nel 2009, quando, in stato di gravidanza, era stata picchiata diverse volte, e solo in due occasioni aveva avuto il coraggio di recarsi in ospedale per affidarsi alle cure dei sanitari, senza mai specificare la causa delle proprie ferite.

Dal suo drammatico racconto è emerso che le aggressioni avvenivano quasi giornalmente, anche alla presenza delle tre figlie di 5, 3 e un anno e mezzo, che traumatizzate dalla violenza del padre sulla madre, hanno sempre reagito urlano e nascondesi in camera loro, finché il padre non si calma.

Sarebbe stato un episodio in particolare a portare la donna all’esasperazione e a far scattare in lei la molla giusta per arrivare alla ribellione e alla denuncia. Circa quindici giorni fa, mentre sedevano a tavola, la più piccola delle figlie stava piangendo, battendo il biberon sul tavolo. L’uomo, non tollerando il rumore, ha gridato alla moglie di farla smettere, ma mentre lei faceva scendere dalla sedia la bambina, il compagno le ha lanciato al viso il coltello da cucina, colpendola alla guancia destra e causandole una ferita da taglio di 5 centimetri, medicata al Pronto Soccorso.

Però, nonostante ad accompagnarla in ospedale fosse stata, in quella circostanza, la Polizia, la giovane, impaurita da possibili ulteriori reazioni ancora più violente del compagno, neanche in quell’occasione aveva deciso di denunciare. Fino a ieri mattina, quando, approfittando dell’assenza dell’uomo, ha lasciato la casa che divideva con il compagno e , portando con sé le figlie, ha chiesto aiuto ad alcuni familiari e alla Polizia.

Il 24enne pregiudicato è stato è stato, quindi, denunciato per il reato di maltrattamenti in famiglia e lesioni personali e tratto in arresto anche per violazione delle prescrizioni della misura di prevenzione di Pubblica sicurezza, dato che era uscito di casa nel momento in cui la compagna è fuggita. Le indagini adesso continuano, coordinate dalla Procura della Repubblica dr. Marco Rota, mentre l’uomo è in carcere, a Ragusa.