Peppe Calabrese (Pd) rompe il ‘silenzio’ e punta il dito contro la giunta Piccitto

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Il Pd non riesce a trovare una sintesi sulla gestione del partito in città.
La spaccatura e l’elezione del segretario dell’unione comunale, le accuse, le conferenze stampa per affermare, dall’una e dall’altra parte (anche se le parti sono almeno tre), “noi siamo il Pd”, sono stati al centro dell’attenzione per mesi. Sarà forse per una pausa ferragostana, ma in questi giorni il tono dello scontro interno (almeno sulla stampa) è meno acceso. E allora c’è chi prova a spostare l’attenzione su altro. Una critica all’attuale amministrazione pentastellata. Non è il segretario dell’unione comunale, Gianni Battaglia, a intervenire ma un dirigente del partito.
Una lunga lettera a firma di Peppe Calabrese.

L’incipit sulle tasse: “In appena due anni Piccitto e la sua maggioranza hanno vessato i ragusani con aumenti per circa 20 milioni di euro di nuove tasse”.
Per Calabrese i consistenti tagli dei trasferimenti a livello regionale e nazionale non sono una una buona giustificazione per gli aumenti della tassazione locale. Sulle royalties sembra esserci un cambio d’idee nel Pd. Se prima si chiedeva di non impiegare quelle cifre per far quadrare i conti del bilancio comunale per investirle invece in occupazione e sviluppo, ora che l’amministrazione sembra voler sostenere questa linea, Calabrese bolla come “assurdo e irresponsabile quanto dichiarato in proposito dal sindaco grillino”.

Il sindaco sosteneva che bisogna non contare sulle royalties per far quadrare i conti. Calabrese chiede più rispetto della minoranza. E poi dichiara: “Il bilancio dell’attività di questa Giunta è sicuramente negativo e a tratti perfino dannoso per la nostra città”. Lungo l’elenco delle critiche, a iniziare dalla gestione ambientale con diverse proroghe in attesa del bando settennale, già avviato. Cita poi un problema non risolto da anni, dai tempi della giunta dell’ex sindaco Dipasquale, ora deputato del Pd: l‘impianto di compostaggio, che rimane fermo. E poi la perdita della bandiera blu. Le nuove docce pagate coi soldi dei tagli dei gettoni di presenza (tagli solo per i 5 stelle, dal momento che il Pd non ha inteso seguire quanto fatto nella passata consiliatura) sono considerate “propaganda”. La pista ciclabile viene giudicata una buona idea, ma va rivista. Si lamenta il mancato seguito al progetto per portare l’acqua nelle contrade di recupero di Marina. E poi il blocco del progetto faraonico per il recupero del Teatro La Concordia. Una stoccata sui piani urbanistici. Calabrese parla di “silenzio assoluto” sul piano regolatore “scaduto”.
Andrebbe rivisto urgentemente e rivisitato, apportando le dovute modifiche a partire dagli annunci che questa maggioranza aveva propagandato in materia di aree Peep, ovvero la rivisitazione del perimetro e la conseguente riduzione delle stesse aree”.
Anche sul Piano spiagge Calabrese parla di silenzio assoluto, anche se in realtà da mesi la giunta ha trasmesso al consiglio il nuovo Pudm.
Infine il Piano particolareggiato: “Che fine ha fatto? Cosa sta facendo dopo due anni l’amministrazione sul mandato che il precedente consiglio comunale aveva dato agli uffici circa l’elaborazione della variante allo stesso che l’assessorato regionale aveva chiesto?”.
E conclude: “Abbiamo taciuto per due anni, adesso non possiamo più farlo, perché abbiamo a cuore le sorti della nostra amata città, oggi moribonda , per via di una anomala maggioranza di governo locale inadeguata, che avrebbe dovuto rappresentare una speranza di cambiamento in positivo e di rivincita dopo anni di centrodestra e invece si è rilevata inutile, sbagliata e a tratti dannosa”.

 

 

[Fonte Giornale di Sicilia]