Case della Memoria. Il Castello di Donnafugata si presenta a Expo

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Il Castello di Donnafugata in mostra a Expo

Le atmosfere del Gattopardo protagoniste a Milano. C’è anche il Castello di Donnafugata di Ragusa tra gli appuntamenti che l’Associazione Nazionale Case della Memoria ha messo a punto per la sua partecipazione a Expo 2015. Ospitata fino a domani Fuori Expo nei chiostri dell’Umanitaria (via Daverio 7), l’associazione presenta il progetto “A tavola con i Grandi”, nato dal lavoro del presidente Adriano Rigoli e del vicepresidente dell’associazione Marco Capaccioli proprio in occasione dell’esposizione universale.

Il Castello di Donnafugata, membro dell’associazione dal 2011, sarà protagonista del gran finale di domani, tutto all’insegna delle atmosfere e dei sapori della Sicilia.

Si partirà alle 17 con la presentazione del libro “Il Banchetto del Gattopardo”. L’autrice, Elena Carcano svelerà le ricette originali di Giuseppe Tomasi di Lampedusa illustrate nel libro edito da Il Leone Verde.

Presto, l’Associazione Nazionale Case della Memoria sarà proprio al Castello di Donnafugata, per l’inaugurazione ufficiale della mostra permanente che raccoglierà i pezzi più pregiati della collezione “Arezzo di Trifiletti”, acquisita dal Comune di Ragusa. Già da qualche tempo presenti al Castello di Donnafugata, ora la collezione è stata affidata all’architetto Nuccio Iacono, coordinatore per la Sicilia delle Case della Memoria, che si occuperà di allestire il percorso espositivo all’interno dell’antico maniero in vista della realizzazione di una vera e propria Galleria del Costume.

Una collezione di grande pregio a cui era interessata anche la Galleria Nazionale di Palazzo Pitti di Firenze: si tratta di tremila pezzi che permettono di ripercorrere la moda siciliana dal XVI all´inizio del XX secolo.

Tra capi di abbigliamento e accessori di vario genere, spiccano abiti ed accessori personalizzati del Barone Corrado Arezzo di Donnafugata, di Donna Franca Florio, della soprano Amelia Pinto, di Giuditta Pasta, di Maria Malibran ed accessori appartenuti al grande Vincenzo Bellini, al direttore d’orchestra Willj Ferrero, allo storico Vincenzo Mortillaro ed altri ancora.