I cani in ‘lista d’attesa’ fuori dal Recinto Mangione. Gli operatori: “Non sappiamo più dove metterli”

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Immagine di repertorio

E’  sempre più difficile e incandescente la situazione del canile di Vittoria, il Recinto Mangione. Anche se le adozioni, lentamente, vanno avanti, è come svuotare il mare con il cucchiaino perché per ogni cucciolo che trova famiglia ce ne sono molti altri che vengono abbandonati davanti ai cancelli della struttura.

La Presidente dell’associazione Aida, Giovanna Di Stefano, ha inviato una lettera al sindaco di Vittoria, Giuseppe Nicosia, al Prefetto di Ragusa, Annunziato Vardè e ai Carabinieri del Nas di Ragusa, per denunciare come gli operatori del canile continuino, in condizioni molto precarie, a far fronte all’emergenza, dando una casa e del cibo ai poveri animali, trattandoli anche con antiparassitari e tutto ciò che serve per tutelare la loro salute, e allertando la Polizia Municipale, come da prassi.

Ma accogliere tutti è veramente impossibile, non ci sono più spazi disponibili e all’esterno è sorto una specie di secondo canile provvisorio nel quale sono stati sistemati i cani che non possono entrare, anche in ottemperanza al Blocco Ufficiale disposto dal Servizio Veterinario dell’Asp 7 di Ragusa.

“La Polizia Municipale – scrive Giovanna Di Stefano – poche ore dopo la nostra ultima segnalazione, ha accertato quanto da noi denunciato telefonicamente ed è stato redatto un verbale, sottoscritto da un nostro operatore. Come al solito, di tale verbale non ci è stata fornita copia e, dopo l’accertamento, gli animali sono rimasti nell’area adiacente l’ingresso del Recinto Mangione”. La Presidente, nella missiva, ha chiesto, che venga disposto un ricovero adeguato per tali animali (che aumentano di giorno in giorno quando non di ora in ora) presso un’altra struttura autorizzata, nonché l’installazione di un sistema di videosorveglianza dell’area.

A tali dichiarazioni si aggiungono quelle di una delle operatrici della struttura, Chiara Schembari. “Non solo aspettiamo i pagamenti di tutto il 2014 e il 2015, ma ci creano problemi per qualunque cosa, quando quello che facciamo è cercare di fronteggiare un’emergenza enorme con le poche risorse a disposizione. Qui i cani non sappiamo più dove metterli, fino a qualche tempo fa mancava una rete e molti scappavano e finivano sotto le auto. Fin quando abbiamo potuto, abbiamo fatto microchippare e sterilizzare i cani a spese nostre, ma non ci stiamo capendo più nulla e non ci danno risposte chiare”.

Di tutt’altro tono, invece, le dichiarazioni e le risposte che arrivano da Palazzo Iacono e, nello specifico, dall’assessore Francesco Cannizzo, che detiene la delega alla protezione animali da febbraio.

“Premesso che di questa lettera della Presidente dell’Aida al Comune non c’è traccia, ci tengo a precisare che a Vittoria l’anagrafe canina esiste, e si trova in via Rattazzi” afferma. “Quanto al rifugio sanitario c’è da dire che quando si verificarono i fatti drammatici di Scicli, con la morte del piccolo Giuseppe Brafa, dalla Regione arrivarono 35.000 euro per un progetto pilota destinato alla lotta al randagismo, ma per realizzare il rifugio sanitario ce ne volevano almeno 50.000 in più. Così tutto è rimasto in stand by. Quando ho preso in mano la situazione, ho capito che per avviare il servizio è sufficiente, almeno nell’immediato, creare una sala per la sterilizzazione e ho dato mandato agli uffici di rifare il progetto. Ma i tempi della burocrazia sono quelli che sono, si devono attendere i passaggi del parere dell’ASP, del bando di gara e dell’affidamento dei lavori”.

“Il problema esiste ed è costantemente tenuto sotto controllo – conclude Cannizzo – e sto predisponendo una disposizione per il dirigente del settore, Roberto Cosentino, affinché avvii con urgenza l’iter sia per la presa in carico degli animali e l’eventuale ricovero presso altre strutture, che per la videosorveglianza e il rimborso delle spese agli operatori”